13/02/2018 di Redazione

La fotocamera dell'LG V30 sa ascoltare e capire ciò che vede

Al Mobile World Congress di Barcellona sarà presentata una nuova edizione dello smartphone Android di fascia alta. La sua fotocamera saprà catturare video e immagini su comando vocale e determinare in autonomia le migliori impostazioni di scatto.

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La riedizione dell'Lg V30 è un perfetto esempio del matrimonio fra i dispositivi mobili e l'intelligenza artificiale, quella che ragiona, ascolta e “osserva”: conterrà al suo interno, infatti, sia l'assistente virtuale Google Assistant, sia una fotocamera dotata di particolari capacità. Al pari di molti produttori di hardware ma anche di colossi del Web e dei servizi, LG Electronics sta cavalcando l'onda degli algortimi e delle tecnologie di riconoscimento vocale e delle immagini, che animeranno le future proposte della gamma ThinQ, dagli smart speaker agli elettrodomestici. Anche in quel caso, l'ingrediente principale sarà Google Assistant.

In quanto dispositivo Android, era naturale che anche un telefono di fascia alta (il costo di listino è intorno ai 900 euro) come il V30 ricevesse tale upgrade. Si tratta in realtà di uno smartphone sui generis, indirizzato soprattutto agli appassionati di creazione di contenuti, fotografie e video. La nuova versione del telefono Android originariamente presentato all'Ifa di Berlino dell'anno scorso, in agosto, farà sfoggio di sé fra un paio di settimane al Mobile World Congress di Barcellona. A differenza del primo modello, il nuovo integrerà il Google Assistant e due ulteriori tecnologie, Vision AI e Voice AI.

La prima delle due serve a migliorare la qualità degli scatti fotografici, ottimizzando le impostazioni di luce, il colore e bilanciamento del bianco in base al soggetto da immortalare. Niente di nuovo? Sì, invece, perché grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, “allenati” attraverso 200 milioni di immagini, la fotocamera potrà tararsi in automatico impostando la modalità più adatta fra le otto disponibili (ritratto, cibo, animali, paesaggio, città, fiore, alba e tramonto) e scegliendo una fra le oltre mille combinazioni di scatto.

Una volta inquadrata la scena da fotografare, al telefono basteranno pochi istanti per elaborare una serie di informazioni – inclusi l'angolo di visione, i colori, i riflessi, il controluce e i livelli di saturazione – e determinare la natura del soggetto e le impostazioni di scatto più valorizzanti. E non è tutto, perché l'utente potrà ottenere risultati da Web relativi all'oggetto preso nel mirino, per esempio articoli da acquistare in e-commerce, suggerimenti su prodotti simili e indicazioni del miglior prezzo disponibile.

 

 

Con la tecnologia Voice AI, invece, lo smartphone migliorerà notevolmente la propria capacità di reazione ai comandi vocali da applicare alla fotocamera. Con la prima versione del V30 era già possibile impartire 23 tipi di istruzione vocale per avviare la registrazione video secondo diversi stili o necessità (per esempio con il grandangolo, in modalità “selfie”, con impostazioni manuali o automatiche e via dicendo), mentre adesso alla lista si aggiungono altri nove comandi (foto in time-lapse o in slow motion, foto di cibo, foto panoramiche, riconoscimento immagini, foto con scarsa illuminazione, foto con AI; acquisizione QR code, ricerca di articoli da acquistare).

Come già dichiarato al Ces di Las Vegas di gennaio e come rimarcato ora da Jeung-uk, senior vice president e a capo della divisione Mobile Communications, “il futuro di LG risiede nell'intelligenza artificiale, non soltanto nelle specifiche hardware e nella velocità dei processi. Guardando avanti, ci focalizzeremo sulla creazione di smartphone più intelligenti”.

 

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