22/02/2019 di Redazione

Mac Pro “componibile” e iPhone simile a Galaxy Fold, nuove ipotesi

Secondo indiscrezioni, l’anno prossimo Apple lancerà un computer da scrivania composto da moduli impilabili come mattoncini. Intanto l’azienda pubblica una richiesta di brevetto che mostra un ibrido tra smartphone e tablet pieghevole.

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Un ibrido tra smartphone e tablet, pieghevole, che all’occorrenza raddoppia la superficie dello schermo. Il Galaxy Fold di Samsung potrebbe trovare compagnia in un nuovo iPhone o altro prodotto di Apple “pieghevole”, anch’esso progettato per assumere diversi aspetti grazie a meccanismi a cerniera e display multipli. Il condizionale è dovuto non alla cautela con cui si trattano le indiscrezioni, ma al fatto che si tratta per il momento solo di una richiesta di brevetto, fatta dall’azienda di Cupertino lo scorso ottobre e pubblicata a metà febbraio di quest’anno. A un giorno dagli annunci di Samsung, di cui il Galaxy Fold è stata la (costosa) chicca, alcune testate hanno ripreso la notizia e avviato la discussione su un possibile futuro iPhone o iPad simile a quella idea.

 

Nel documento si illustra la progettazione di “dispositivi con schermo flessibile”, dotati di meccanismi a cerniera che permettono ai pannelli di ruotare, di richiudersi uno sull’altro o di aprirsi per consentire un uso in modalità “libro” o “tenda”. La particolarità, rispetto a simili richieste di brevetto già viste, è il fatto che gli schermi possano ripiegarsi in due metà o anche in tre terzi. Diversi i tipo di cerniera previsti, con dentini o perni, a vista oppure no, mentre per la tecnologia del pannello si suggerisce l’uso di diplay Oled, più sottili e potenzialmente flessibili rispetto a quelli Lcd con copertura in vetro. In alcuni passaggi si fa esplicito riferimento a “dispositivi portatili”.

 

In attesa di scoprire se e quando Apple affronterà la rivale Samsung con un prodotto simile al Galaxy Fold, un’altra novità dal design sperimentale potrebbero essere all’orizzonte per i clienti della Mela: un Mac Pro modulare e componibile a seconda delle necessità dell’utente. Secondo indiscrezioni del canale YouTube Tailosive Tech, che cita fonti interne ad Apple e che si sbilancia a mostrare l’idea in un filmato, al modulo principale addetto al computing (il “cervello”, chiamato infatti “Brain”) se ne affiancheranno altri più specifici (Gpu, I/O, Ssd).

 

I moduli potranno essere impilati uno sull’altro, a mo’ di mattoncini di una costruzione Lego, e ciascuno avrà all’incirca le dimensioni di un Mac mini, mentre quello principale sarà leggermente più grande. Quest’ultimo racchiuderà al suo interno Cpu e Ram, prevedendo anche alcune interfacce necessarie per collegarlo alle altre componenti, mentre gli altri “mattoni” saranno dotati di ventola e batteria. A detta di Tailosive Tech, si tratterà di un dispositivo personalizzabile come mai nessun computer prima di esso, un dispositivo grazie al quale si eviteranno spese inutili per elementi che non servono. In altre parole, sarà un Mac Pro decisamente più accessibile nel prezzo. A detta della fonte anonima, per vederlo sul mercato bisognerà attendere forse fino al 2020.

 

Ma è attendibile l’indiscrezione? Lo si potrebbe chiedere all’informatissimo analista Ming-Chi Kuo, nota fonte di anticipazioni su Apple, il quale però non ha parlato di design modulari nelle sue ultime dichiarazioni, quanto piuttosto di portatili Macbook Pro “giganti” e di computer da scrivania Mac Pro “facili da aggiornare”. Nessuna conferma incrociata, dunque, ma nemmeno dichiarazioni incompatibili con l’ipotesi di un Pc fatto di mattoncini impilabili, evidentemente da collegare a uno schermo.

 

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