Ufficialmente Bing per Microsoft è un polo strategico dell'azienda. Indiscrezioni da più parti a Wall Street riferiscono tuttavia che alcuni dirigenti dell'azienda di Redmond stiano curando l'eventuale vendita del motore di ricerca. Business Insider cita fra i possibili acquirenti Facebook, ipotesi condivisa da Gary Kaminsky della NBC, secondo cui gli accordi sarebbero persino stati presi, anche se non fornisce alcune prove per dimostrarlo.
Secondo il Times, Bing nelle mani di Facebook contrasterebbe meglio Google
Dello stesso avviso è anche una fonte normalmente attendibile
riportata dalla CNBC: Rick Sherlund di Nomura Equity Research, che in un
report spiega perché Microsoft dovrebbe vendere Bing a Facebook.
L'analista scrive infatti che "Microsoft perde 2,5 miliardi dollari l'anno a causa di Bing,
con un impatto del 7 per cento sui margini operativi dell'azienda, che è
una percentuale enorme". Inoltre "gli investitori non hanno mai tifato
per questo tipo di attività perché non ne vedono i frutti a lungo
termine".
Sherlund fa inoltre notare che Microsoft non ha bisogno di un motore di ricerca in
casa perché i punti di forza dell'azienda restano le opportunità
offerte dai prodotti con tecnologie touch-screen e i sistemi operativi.
Sherlund postula infine che, "se Microsoft dovesse scaricare Bing a
Facebook sarebbe ancora in grado di monetizzare i propri servizi quali
Xbox Live e Skype tramite un accordo ad hoc con Facebook".
"Per Microsoft è l'occasione di monetizzazione l'investimento in Bing
tramite gli annunci di ricerca e la display advertising, incassando
dall'80% al 90% del gettito tramite TAC (il costo di acquisizione del
traffico), che finirebbe per portarle più soldi di quelli che guadagna
oggi".
Insomma, tutto sembrerebbe far pensare che per la casa di Redmond la vendita di Bing a Facebook sia un affare senza ombre, e qualcuno ha già messo in relazione l'accordo fra le due aziende sui brevetti AOL come un possibile componente del pacchetto.
Il Times completa il quadro di analisi scrivendo che "alcuni dirigenti all'interno di Microsoft hanno confermato la vendita di Bing partendo dal presupposto che un'azienda più focalizzata sul mercato Internet possa sfidare in modo più efficace Google", un altro punto di vista che ovviamente è da tenere in considerazione.
Stando a quanto scritto dal Times "Microsoft ha iniziato a tastare il terreno con Facebook più di un anno fa". Ai tempi però "Zuckerberg ha rifiutato, rispondendo che Facebook ha molto altro su cui concentrarsi". Non abbiamo dubbi, ma le acquisizioni recenti dimostrano senza dubbio che il social network si è deciso ad allargare il suo raggio d'azione, quindi non è da escludere che il giovane Mark possa avere cambiato idea.