05/03/2011 di Redazione

Niente iPad 2 in azienda, Apple non dà supporto

L'iPad 2 è uno strumento di tirannia della consumerizzazione: lo sfogo di un IT manager perseguitato dai dipendenti che vogliono l'iPad in azienda, ma non riceve da Apple nessun supporto per capire come fare il processo di integrazione e come gestire i nu

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Non c'è dubbio, l'iPad 2 (Apple iPad 2 all'esordio, PlayBook al palo) è un prodotto interessante anche per le aziende, ma i responsabili IT che dovranno sostenere l'integrazione in azienda dei tablet di ultima generazione sono già in ansia. Molti IT manager sono già alle prese con il tablet di Apple: lo stanno provando per verificare le potenzialità di integrazione e l'utilità nel processo produttivo.

Steve Jobs nella sua presentazione ha incensato il peso ridotto, le dimensioni sottili, la doppia webcam e il nuovo processore veloce dell'iPad 2, ma non ha fatto cenno alle caratteristiche di iOS 4.3 che potrebbero essere sfruttate a livello professionale.

Proprio questo è il primo scoglio da superare: i tablet come l'iPad 2 sono prodotti nati per il settore consumer che si stanno insinuando nelle aziende sospinti dalle richieste dei dipendenti (in primis i dirigenti) che pretendono di svolgere le attività d'ufficio con la stessa facilità d'uso e con gli stessi strumenti che hanno a disposizione nel tempo libero.

Peccato che non sia ancora chiaro come possano essere inseriti gli iPad nei sistemi informativi aziendali, come si possano integrare con gli applicativi aziendali e come condividere le informazioni con il resto dell'equipaggiamento IT esistente. Ecco perchè Dave Codack, vice presidente dei servizi di rete presso il TD Bank Financial Group di Toronto, ha coniato il termine "tirannia della consumerizzazione".

Codack ha sotto la sua responsabilità l'equipaggiamento hardware e software di 81.000 impiegati che si occupano di servizi finanziari, e sta testando l'iPad e l'iPhone di Apple per vagliarne l'integrazione nella dotazione aziendale. Presto proverà anche il BlackBerry PlayBook.

Codack riferisce che il suo personale IT "sembra eccitato" per la doppia webcam, per il doppio processore, per la grafica migliorata e per il peso più contenuto dell'iPad 2, ma aggiunge che "questi fattori si traducono in benefici per gli utenti finali. Francamente, tutte queste novità hanno reso il tablet ancora più consumer-oriented. I dipendenti li vogliono perché li usano nella vita di tutti i giorni e stanno mettendo sotto pressione l'organizzazione tecnica interna per averli".

Apple iPad 2

Questo processo, tuttavia, secondo Codack è una forma di tirannia, perché "dovrebbe essere l'azienda a scegliere le tecnologie da dare in dotazione ai dipendenti, non il contrario".

Il punto di vista di Codack sui dispositivi consumer che stanno diventando strumenti di lavoro non è nuovo, ma la situazione sembra essere stata aggravata dall'avvento dell'iPad 2. Apple ha cercato di spingere il suo prodotto mobile nelle aziende, aggiungendo il supporto per le VPN di terze parti più utilizzate dalle aziende e facendo altri miglioramenti, ma secondo gli analisti l'azienda di Cupertino deve fare di più per soddisfare le esigenze aziendali.

Jack Gold, analista di J. Gold Associates, aggiunge che "C'è entusiasmo per quello che l'iPad 2 può offrire agli utenti business, ma c'è anche delusione per come Apple renda difficile alle imprese l'inserimento e la gestione di questo tablet".

L'analista di Gartner Ken Dulaney lancia un provocazione affermando che "Apple ritiene evidentemente che debba essere un consumatore a guidare un'azienda." Sembrerebbe, infatti, che l'azeidna di Cupertino incoraggi le imprese ad adottare l'iPad, ma "non abbia alcuna intenzione di fornire livelli di servizio e supporto al pari di Dell, HP o Lenovo, che da anni ormai sostengono le aziende con il loro supporto attivo".

In sostanza, se ci deve essere un'integrazione del tablet di Apple nelle aziende deve essere Apple stessa a fornire un supporto di back-end, non i rivenditori non qualificati e abituati ad avere a che fare con gli utenti finali.

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