17/04/2012 di Redazione

Nokia delocalizza con i telefoni made in Vietnam

L’azienda finlandese ha annunciato la creazione di 10mila posti di lavoro nel Paese asiatico, dove saranno prodotti 45 milioni di dispositivi a trimestre entro la fine del 2014. A budget ci sono 300 milioni di euro per la costruzione di una nuova fabbrica

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Saranno presto in arrivo sul mercato i primi telefoni cellulari Nokia made in Vietnam. L’azienda finlandese ha infatti annunciato un progetto di delocalizzazione produttiva che porterà, già quest’anno, alla costruzione di un nuovo stabilimento a nel distretto industriale di Bac Ninh, una provincia nel nord del paese.  L’obiettivo è quello di farvi uscire qualcosa come 45 milioni di telefoni cellulari a trimestre, una volta che il sito sarà entrato a regime, da qui alla fine del 2014.



Dopo i recenti e corposi tagli di personale e dopo il declassamento del rating di Moody’s da Baa2 a Baa3, lo scorso 11 aprile, Nokia vive un momento decisamente travagliato. “Spostare la produzione in Asia – ha dichiarato Phan Thi Cam Ly, manager di Nokia Communications in Vietnam, Laos, Cambogia e Filippine – servirà a migliorare il nostro time to market. Lavorando a più stretto contatto con i nostri fornitori, crediamo di poter essere in grado di introdurre innovazioni più velocemente e dunque di essere più competitivi”.

Prima di dare il via alle danze, oltre alla realizzazione materiale del nuovo centro produttivo – per cui è stato stanziato un investimento di circa 300 milioni di dollari –, Nokia dovrà ottenere le necessarie licenze. L’annuncio ufficiale del progetto in conferenza stampa è già atteso per il 23 aprile, ma nel frattempo la notizia è trapelata da una fonte asiatica, la testata BaoMoi, che conferma le precedenti affermazioni di Phan Thi Cam Ly.

Oltre ad aiutare Nokia nella propria strategia di rilancio, il progetto creerà occupazione nel Paese del Sud-Est asiatico, con i 10mila nuovi posti di lavoro pianificati dalla compagnia per il suo centro nel polo di Bac Ninh. Un sito che già ospita i concorrenti sudcoreani – sempre più temibili – di Samsung, e che dunque si prepara a diventare il più importante distretto industriale dedicato alla produzione di dispositivi mobili del Paese.

Il Vietnam, per Nokia, rappresenta solo un tassello in una più ampia strategia di ristrutturazione e taglio dei costi, una strategia basata anche sulla ricerca di manodopera a più basso costo. Sul fronte amministrativo, altra mossa recente è l’annuncio del trasferimento del quartier generale asiatico da Singapore a Pechino, su cui Nokia non ha ancora chiarito i dettagli operativi né gli eventuali tagli di personale.

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