16/10/2017 di Redazione

Nuova grafica e Linux per tutti: Windows 10 si aggiorna

Domani scatterà l’ora del Fall Creators Update. Microsoft stuzzica la curiosità con un teaser video del nuovo Fluent Design. L’azienda ha inoltre fatto sapere che Windows Subsystem for Linux (Wsl) sarà disponibile anche al di fuori della developer mode.

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Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato: domani Microsoft avvierà il rilascio del Fall Creators Update di Windows 10 e, per stuzzicare i più curiosi, ha pubblicato un’anticipazione video di uno dei componenti più attesi dell’aggiornamento. Si tratta del Fluent Design, noto con il nome in codice Project Neon, che il colosso di Redmond inizierà a implementare nel proprio sistema operativo con il Fall Creators Update, per poi ampliarlo l’anno prossimo. Da domani saranno infatti disponibili soltanto due funzionalità del nuovo design, vale a dire Acrylic e Reveal, che consentiranno ad esempio di sfumare bordi e sfondi di menu e cartelle. I cambiamenti, inoltre, riguarderanno inizialmente solo alcuni componenti e applicazioni di Windows 10. Il video è stato pubblicato su Youtube ed è visibile a questo link.

Entrando più nei temi che interessano agli sviluppatori, va detto che una seconda novità emersa in queste ore è che il Fall Creators Update darà la possibilità a chiunque di eseguire Windows Subsystem for Linux (Wsl), anche al di fuori della developer mode del sistema operativo. In questo modo, in caso di problemi sarà possibile contattare il supporto dell’azienda per la risoluzione.

La tecnologia, introdotta da Redmond l’anno scorso, non è più in beta e consentirà di installare le distro di Linux direttamente dal Windows Store: al momento sono presenti Ubuntu, openSuse e Suse Linux Enterprise Server (Sles). Fedora e altre distribuzioni di peso arriveranno prossimamente. Wsl, inoltre, sarà disponibile anche per Windows Server e per le macchine virtuali di Azure.

Infine, guai a chiamare ancora Windows Subsystem for Linux con il nome Bash on Windows: Microsoft ha fatto sapere che il termine non rappresenta più la vera natura di Wsl, né è in grado di esprimere appieno le sue potenzialità. Bash on Windows era infatti stato scelto inizialmente per indicare il kernel Windows in grado di eseguire binari Linux, con l’obiettivo di rendere il concetto il più user friendly possibile.

 

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