20/03/2017 di Redazione

Nuova strategia di Microsoft per gli update su Kaby Lake e Ryzen

Stop alla compatibilità degli aggiornamenti di sistema di Windows 7 e 8.1 per gli ultimi processori Intel e Amd. Stesso discorso su mobile per gli Snapdragon 820. Gli utenti saranno così forzati indirettamente a installare Windows 10.

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I nuovi aggiornamenti di sistema di Windows 7 e Windows 8.1 non saranno più compatibili con i processori Intel di settima generazione (Kaby Lake) e con l’architettura Amd Ryzen. L’annuncio è arrivato direttamente da Microsoft, che cerca così di forzare il più possibile il passaggio all’ultima versione del proprio sistema operativo per Pc. Discorso diverso invece per le Cpu di vecchia generazione, Intel Skylake compresa, che supporteranno Windows 7 e Windows 8.1 rispettivamente fino al 14 gennaio 2020 e al 10 gennaio 2023. Gli utenti che hanno cercato di installare gli ultimi update dei due ecosistemi di Microsoft su macchine dotate di Cpu Kaby Lake e Ryzen hanno ricevuto il seguente avviso: “Il tuo Pc utilizza un processore non supportato su questa versione di Windows”.

Discorso analogo per i dispositivi mobili, anche se limitato a una sola famiglia di chip: le piattaforme Msm8996 di Qualcomm, vale a dire quelle della serie Snapdragon 820, che d’ora in poi saranno compatibili soltanto con gli update di Windows 10 Mobile. È vero però che Intel e Amd offrono supporto e driver aggiornati per le architetture Kaby Lake e Ryzen solo per l’ultima release dell’ecosistema di Microsoft, ma la decisione del colosso di Redmond da un certo punto di vista lascia comunque spiazzati.

Malgrado Windows 7 e 8.1 siano infatti sistemi relativamente datati (il primo è già nella fase di supporto esteso, con il rilascio delle sole patch di sicurezza, mentre il secondo vi entrerà a gennaio 2018), fino ad oggi era possibile scaricare e installare eventuali aggiornamenti di protezione in autonomia, anche se non testati da Microsoft e ovviamente a proprio rischio e pericolo.

Con questo cambiamento, invece, i bug fix saranno del tutto bloccati e non più applicabili liberamente sui computer. Passi per le nuove funzionalità, che come detto Windows 7 non riceve più da mesi, ma il discorso sicurezza potrebbe aprire prospettive inquietanti per gli utenti. Diventerà quindi potenzialmente molto pericoloso utilizzare processori nuovi con le vecchie versioni di Windows.

 

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