15/05/2017 di Redazione

Samsung e Intel salgono sul ring contro Qualcomm

Le due aziende hanno depositato mozioni in favore della Federal Trade Commission statunitense, che sta indagando su presunte pratiche commerciali non concorrenziali del produttore di chip. Nel frattempo un tribunale californiano ha respinto un ricorso del

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Qualcomm sembra sempre più un pugile suonato. L’azienda si è vista rifiutare da un Tribunale distrettuale della California del Nord il ricorso contro la Federal Trade Commission (Ftc), l’agenzia del commercio, che accusava il produttore di chip di monopolio in tandem con un peso massimo come Apple. Le indagini dell’authority possono quindi ora proseguire, con il sostegno annunciato nelle ultime ore anche di Intel e Samsung. Sì, perché oltre alla Mela anche questi altri due colossi hanno deciso di vederci chiaro nella faccenda e hanno depositato due amicus brief (mozioni in favore della Ftc) per sostenere come la corte californiana non debba archiviare il caso, proseguendo le indagini.

Come in altri Paesi, Qualcomm è accusata di abuso di posizione dominante e di perseguire politiche commerciali scorrette, obbligando i clienti ad accordi esclusivi che le avrebbero fruttato in questi anni royalty troppo alte. Nel documento depositato presso il tribunale, Samsung ha sottolineato di trovarsi nella posizione ambigua di cliente e di competitor di Qualcomm: “in entrambi i casi”, si legge nella nota, il colosso asiatico “è stato direttamente danneggiato dal comportamento esclusorio ipotizzato nella denuncia della Ftc”.

Accuse sostenute come detto anche da Intel. “Sebbene Qualcomm abbia spinto praticamente tutti i propri concorrenti fuori dal mercato dei chipset Lte premium, noi non ci arrendiamo”, ha scritto nella mozione il produttore di Santa Clara. Intel è uno dei fornitori di Apple, in quanto fornisce a Cupertino componenti per gli iPhone 7 e 7 Plus e le pratiche fra Qualcomm e la Mela avrebbero “esposto a rischi il successo commerciale” dell’azienda.

Scenario che diventerà realtà se a “Qualcomm verrà dato il permesso di proseguire con le proprie tattiche non competitive. Come ultimo competitor rimasto nel mercato dei chipset Lte premium, ogni danno al business di Intel avrà conseguenze dirette su tutto il mercato”.

 

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