02/09/2016 di Redazione

Samsung, programma di richiamo per disinnescare il Galaxy Note 7

L’azienda sudcoreana avrebbe deciso di far rientrare il nuovo phablet da 5,7 pollici, a causa di diverse esplosioni della batteria del prodotto già in fase di consegna. Ma la colpa potrebbe essere dei connettori Usb Type-C, non prodotti dal gruppo di Seul

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Il nuovo phablet Galaxy Note 7 di Samsung è talmente bello da essere esplosivo: in tutti i sensi. Secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap News il produttore avrebbe avviata una procedura di richiamo del dispositivo perché, in alcuni casi, la batteria sarebbe davvero esplosa. Diversi possessori del phablet, come vi abbiamo raccontato ieri, hanno pubblicato online in Corea del Sud immagini del Galay Note 7 completamente carbonizzato: il device sarebbe andato in fiamme addirittura durante il trasporto. Non è ancora possibile confermare la veridicità di queste immagini, ma già nei giorni scorsi si era sparsa la voce che Samsung avrebbe rinviato le consegne globali del terminale perché voleva condurre ulteriori test di qualità. Indiscrezione poi confermata dallo stesso vendor alla Reuters. Ma nessuno poteva pensare a una figura di questo genere. Alcune ricostruzioni puntano però in queste ore il dito contro i connettori Usb Type-C, non realizzati dal gigante asiatico.

Dopo che si è iniziata a capire la portata del danno, Samsung ha toccato in borsa i minimi delle ultime due settimane. Stesso scenario anche in Australia, dove il colosso dell’hi-tech ha dichiarato di aver messo in pausa temporaneamente il programma di consegne per “nuovi controlli insieme ai partner”, ha dichiarato un portavoce dell’azienda alla testata Cnet.

I problemi con il Galaxy Note 7, le cui batterie sono state fornite dalla divisione Samsung Sdi, potrebbero rappresentare un duro colpo per il chaebol. Dopo essersi rimesso prepotentemente in carreggiata nell’ultimo anno grazie agli smartphone Galaxy S6 ed S7 (e varianti), il vendor puntava molto su questo phablet per continuare a tenere a bada Apple: la quale non naviga in acque proprio piatte ultimamente, ma che si appresta a lanciare i nuovi iPhone 7 e che non stara sicuramente a guardare.

La divisione mobile di Samsung ha generato nei primi sei mesi del 2016 il 54 per cento dei profitti complessivi del gruppo, pari a 14.800 miliardi di won (circa 13,2 miliardi di dollari). Secondo Park Jung-hoon, gestore dei fondi di Hdc Asset Management, il profitto della business unit potrebbe già essere calato di circa 178 milioni di dollari nel trimestre giugno – settembre: a cui però andranno aggiunti i danni e i costi dell’inaspettato programma di richiamo.

 

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