23/01/2015 di Redazione

Se mi lasci ti cancello: Surface Hub "dimentica" le riunioni

Microsoft vuole rivoluzionare condivisione e collaborazione tra team di lavoro con un unico dispositivo che fa da proiettore, lavagna elettronica interattiva, sistema di videoconferenza. Sarà disponibile con schermi touch da 55 e 84 pollici e potrà essere

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Tra le molte cose annunciate da Microsoft nel corso dell’evento dedicato due giorni a Windows 10, una in particolare è stata pensata per le aziende: il Surface Hub. Un po’ messa in ombra da elementi più “forti” a livello consumer, come il computer olografico per la realtà aumentata o lo streaming dei giochi da Xbox a Pc, questa soluzione potrebbe però avere un impatto positivo sui team di lavoro che collaborano su progetti estesi.

Il Surface Hub, infatti, si propone come versatile strumento da utilizzare in caso di riunioni e collegamenti con sedi remote, spingendosi fino alla teleconferenza. Il concetto è tutto sommato abbastanza semplice: un normale Pc (le cui caratteristiche tecniche non sono ancora note) installato in un grande monitor touch e arricchito da numerose funzioni pensate per semplificare la condivisione delle informazioni e la comunicazione. Il “segreto” è quello di mischiare ad arte tutti gli ingredienti necessari, che nel portafoglio di Microsoft sono presenti in abbondanza.

 

I Surface Hub potranno essere montati a muro o installati su supporti mobili

 

Punto di partenza è ovviamente il grande schermo sensibile al tocco, che Microsoft offrirà in due versioni: da 55 pollici con risoluzione Full Hd (1.920 per 1.080 punti) o da 84 pollici in formato 4K. In entrambi i casi la società specifica sul sito che sarà possibile scegliere tra varie opzioni di installazione. Le foto mostrano i display installati a muro oppure su un supporto da pavimento dotato di rotelle per facilitare gli spostamenti. A caratterizzare gli schermi c’è la loro capacità di riconoscere fino a cento punti di contatto contemporaneamente, il che consentirà di lavorare a quattro o più mani senza problemi. La tecnologia di base deriva da quella sviluppata da Perceptive Pixel, azienda acquisita da Microsoft due anni fa.

Il software integrato in dotazione comprenderà la suite Office per la produttività, l’indispensabile OneNote per gestire appunti condivisi e Skype for Business per le comunicazioni audio-video. L’interfaccia di base, che parte automaticamente all’inizio di ogni sessione, è invece molto simile a OneNote e permette di utilizzare gli schermi come lavagna interattiva sfruttando una penna digitale.

Punti nodali dei Surface Hub sono la condivisione delle informazioni e le comunicazioni remote. Sul primo fronte sarà possibile visualizzare automaticamente le modifiche apportate ai documenti anche sui dispositivi collegati alla sessione: ogni variazione a quanto visualizzato sul grande schermo sarà sincronizzata con i singoli device e viceversa, anche se sarà necessario utilizzare sistemi compatibili. Microsoft non ha ancora specificato quali sono i requisiti necessari, ma sul sito si legge che serviranno funzionalità di “display-out”, presumibilmente Miracast. Non viene specificato se ci sono limiti al numero dei dispositivi connessi contemporaneamente.

 

Le comunicazioni sono invece gestite da Skype for Business, che consente di effettuare sia chiamate audio sia chiamate video con un semplice tocco. Per la parte video, i Surface Hub saranno dotati di due videocamere, una con un’ottica in grado di riprendere i presenti nella sala riunioni e una che inquadra le persone presenti vicine allo schermo.

 

Le penne digitali ricaricabili sono alloggiate ai lati dello schermo

 

Dal punto di vista delle dotazioni hardware, ai lati dello schermo sono ospitate due penne digitali alimentate a batteria che vengono mantenute cariche quando sono inserite nel loro alloggiamento. Le penne consentono di utilizzare i Surface Hub come lavagna interattiva, sovrapponendo elementi grafici e note alle immagini visualizzate. Secondo Microsoft la durata della batteria si misura in settimane, mentre in caso di emergenza bastano due minuti di ricarica per ottenere un’ora di autonomia. Per la connettività, infine, i Surface Hub prevedono porte Usb, interfaccia Hdmi, compatibilità Nfc, rete WiFi. Dal punto di vista aziendale è particolarmente importante la possibilità di gestire a livello centrale i Surface Hub, che possono essere mantenuti aggiornati da remoto. Una possibilità che semplificherà la vita di chi in azienda dovrà gestire più sale riunioni.

Pensati per un impiego professionale e con grande attenzione alla sicurezza delle informazioni, i Surface Hub non memorizzano nulla in locale. Alla fine della sessione basta inserire uno o più indirizzi di posta elettronica e tutti i documenti creati o modificati verranno inviati. Nel caso di una conferenza realizzata con Skype, i file verranno spediti automaticamente a tutti i partecipanti. Poi tutti i dati sul dispositivo vengono cancellati. La disponibilità dei nuovi prodotti è prevista più avanti nel corso dell’anno, mentre di prezzi ancora non si parla. A livello di ipotesi si azzardano cifre comprese tra 7.500 e 20.000 dollari.

 

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