15/10/2015 di Redazione

Smartphone, previsioni negative per Samsung: cinesi irresistibili

La società di analisi di mercato TrendForce è netta: nel 2015 il colosso sudcoreano consegnerà per la prima volta meno cellulari rispetto all’anno precedente, pur rimanendo il primo produttore mondiale. Apple cresce invece del 16%, ma perde quote (-1,7% n

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Il dato potrebbe sembrare insignificante, ma non lo è. Secondo TrendForce, società di analisi di mercato, quest’anno Samsung venderà l’un per cento in meno di smartphone rispetto al 2014. Per la prima volta l’azienda sudcoreana entrerà in una netta fase di decrescita nel settore. Il top management del colosso asiatico non ha quindi nemmeno fatto in tempo a festeggiare per le previsioni del terzo trimestre, pubblicate di recente, che vedono la società interrompere una striscia negativa iniziata quasi due anni fa, che è arrivata la doccia fredda di TrendForce. Bisogna dire che Samsung rimane pur sempre il primo produttore al mondo di smartphone, con una quota di mercato nel Q3 del 2015 pari al 24,6% (ma in ribasso del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), ma i recenti top di gamma Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge non sono serviti a rilanciare il business aziendale. TrendForce ha infatti rivisto al ribasso la consegne di questi dispositivi per il 2015, portandole a quaranta milioni di unità, anche se non è dato sapere quanto effettivamente la società di analisi abbia tagliato le stime. In totale, Samsung dovrebbe riuscire a vendere quest’anno circa 323,5 milioni di smartphone.

Il motivo principale di questo repentino passaggio in territorio negativo sarebbe da ricercare, secondo gli analisti, nell’agguerrita competizione dei produttori cinesi, che stanno ormai facendo il bello e il cattivo tempo nei segmenti medi e basso, erodendo così quote di mercato significative di Samsung. Tra tutti, Huawei, che è diventato il primo vendor cinese a raggiungere i cento milioni di consegne e ha visto così rafforzare la propria posizione come terzo produttore mondiale di cellulari. Ma non è finita: la corsa del colosso asiatico potrebbe concludersi con 110 milioni di unità al 31 dicembre del 2015, sostenuta anche dalla recente introduzione del top di gamma Mate S.

Senza dimenticare Xiaomi e Lenovo, attualmente quarta e quinta nella classifica dei principali produttori di smartphone, con il 5,7% di market share ciascuna. Ok, Samsung al primo posto e tre compagnie cinesi a occupare dal terzo al quinto posto. E il secondo? È ovviamente di Apple che, secondo i dati di TrendForce, perde terreno rispetto all’anno scorso ma può non curarsene, considerato che nel 2015 le consegne di iPhone saliranno del 16%, a 223,7 milioni di unità.

 

 

Il contributo principale alla crescita della Mela arriverà dall’iPhone 6 e, in particolar modo, dai dispositivi con schermo “maggiorato”, con una lieve spinta data anche dai recenti modelli 6s. Ma, nota TrendForce, “non sarà facile per l’iPhone 6s superare gli incredibili risultati dell’iPhone 6, perché all’apparenza i due device non sono poi così differenti”. In generale, le prestazioni del mercato degli smartphone sono comunque destinate a rimanere deboli fino almeno a metà 2016, a causa anche del rallentamento dell’economia globale.

Nel 2015, la crescita del comparto è infatti stimata da TrendForce in 9,3 punti percentuali, che caleranno a 7,7 l’anno prossimo. I vendor cercheranno di primeggiare nei mercati emergenti riducendo ulteriormente i prezzi (con la conseguente erosione dei profitti), come quello indiano o quelli dei Paesi del sudest asiatico, in quanto le aree sviluppate sono ormai sature. Insomma, in Occidente sembra non esserci più molto spazio per i cellulari.

 

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