12/12/2016 di Redazione

Suse rileva asset e personale da Hpe in ambito cloud

L’azienda tedesca ha siglato un accordo con Hewlett Packard Enterprise per le soluzioni legate a Openstack e Cloud Foundry ed è diventata “partner preferenziale” del gruppo californiano, che non cederà però né marchi né clienti.

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A distanza di un anno dalla separazione da Hewlett Packard, Hpe continua a cambiare faccia per snellirsi ed essere più competitiva sul mercato. L’azienda ha infatti perfezionato un accordo per cedere tecnologia e personale specializzato a Suse in ambito Openstack e Cloud Foundry. I primi asset acquisiti dalla società tedesca saranno integrati all’interno di Openstack Cloud, mentre le componenti legate a Cloud Foundry e alla parte Platform-as-a-Service (PaaS) permetteranno di portare sul mercato una soluzione certificata Suse enterprise-ready. La cessione degli asset a Suse era già stata annunciata a inizio mese: Hpe aveva però sottolineato che lo scorporo non riguardava né i marchi collegati (come Helion e Stackato), né i clienti, che non verranno quindi passati alla software house tedesca.

Lo sviluppo delle nuove soluzioni sarà però sostenuto da entrambi i gruppi, grazie a un accordo Oem non esclusivo con cui Suse è diventato partner preferenziale open source di Hpe negli ambiti Linux, Openstack e Cloud Foundry. La software house ha inoltre incrementato il proprio impegno nei confronti della Cloud Foundry Foundation diventandone platinum member ed entrando a far parte del board.

A maggio Hpe aveva deciso di cedere la componente dei servizi alle aziende, un business che da solo ha assicurato circa il 40 per cento dei ricavi totali della società. Il gruppo guidato da Meg Whitman si è imbarcato in una complessa operazione finanziaria con Computer Sciences Corporation (Csc), con cui ha creato di fatto una nuova realtà mantenendone il 50 per cento di quote.

 

 

L’obiettivo è stato quello di lanciare un nuovo gigante pure-play da 26 miliardi di dollari di ricavi e 5.000 clienti. Scorporando i servizi, Hpe può concentrarsi esclusivamente sullo sviluppo di soluzioni hardware (soprattutto per data center) e cloud. La scorsa estate Hewlett Packard Enterprise ha invece integrato nell’Enterprise Group i team di sviluppo di Helion Openstack ed Helion Cloudsystem, per fondare una nuova divisione chiamata Software-Defined & Cloud Group (Sdcg).

L’ultima operazione chiusa con Suse non sembra però essere riconducibile a quanto realizzato da Hpe con Micro Focus, a cui la software house tedesca fa capo. A settembre Whitman e Micro Focus avevano annunciato infatti un altro spin merge, per creare un’ennesima nuova azienda responsabile dello sviluppo software di livello enterprise. Una transazione da 8,8 miliardi di dollari.

 

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