13/04/2016 di Redazione

Tra bot e realtà virtuale, Facebook mostra la strada futura

Si è inaugurata ieri F8, la conferenza annuale per gli sviluppatori del social network. Numerose le novità, tra cui Messenger Platform per aiutare le aziende a conversare in automatico con gli utenti e Surround 360: è la prima videocamera per la Vr del co

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Mark Zuckerberg in persona ha alzato il sipario su F8, l’annuale conferenza per gli sviluppatori di Facebook. Tra le principali novità svelate dal numero uno del gruppo vanno innanzitutto citati i chatbot di Messenger Platform e Surround 360, la prima videocamera open source per la realtà virtuale del social network. I chatbot nono sono una novità assoluta, in quanto qualche giorno fa aveva fatto capolino un servizio di assistenza via Messenger realizzato da Facebook in collaborazione con la compagnia aerea olandese Klm. Utilizzando l’app, i passeggeri possono interagire direttamente con operatori virtuali per ricevere informazioni sul volo, la carta d’imbarco e molto altro. A gennaio 2016, inoltre, l’azienda di Menlo Park aveva rilasciato un Sdk per aiutare gli sviluppatori a creare nuovi chatbot funzionali per le imprese.

“Pensiamo che gli utenti dovrebbero essere in grado di scambiarsi messaggi con le aziende così come fanno con i propri amici”, ha infatti ribadito Zuckerberg dal palco della conferenza di San Francisco. I nuovi chatbot sfruttano ovviamente l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, concetti inseriti dal giovane imprenditore come fondamentali per la roadmap di Facebook per i prossimi dieci anni.

La piattaforma di “conversatori automatici”, ribattezzata “bots on Messenger”, ha al suo cuore le nuove Api Send/Receive, che permettono ai programmi di andare oltre le classiche risposte preconfezionate. Nel prossimo futuro, gli utenti potranno accedere ai bot utilizzando una barra di comandi che comparirà nella parte alta dell’applicazione, mentre le aziende che già possiedono i numeri di cellulare dei clienti potranno “invitarli” a utilizzare direttamente l’app.

 

I bot di Messenger mostrati nella parte alta dell'applicazione

 

Zuckerberg ha svelato anche un dettaglio numerico non da poco: ogni giorno, su Messenger e Whatsapp, vengono scambiati circa sessanta miliardi di messaggi. Cifre triple rispetto a quelle degli Sms inviati. L’app per il live chatting collegata a Facebook ha raggiunto in questi mesi i novecento milioni di utenti, guadagnandone così duecento rispetto alla conferenza F8 del 2015.

Il secondo grande pilastro che sosterrà la piattaforma sarà invece la realtà virtuale, tecnologia in cui il social network blu si è già buttato da tempo con l’acquisizione di Oculus Vr, l’azienda sviluppatrice dei visori Oculus Rift arrivati nelle mani dei consumatori da pochi giorni. Ma, per estendere le potenzialità della tecnologia e per alimentare costantemente il proprio flusso di contenuti sulle bachece degli utenti, Facebook aveva bisogno di qualcosa che fosse “fatto in casa”.

Ecco quindi fare capolino Surround 360, una videocamera composta da 17 lenti disposte su una struttura circolare in alluminio (che ricorda molto le navicelle Ufo dei film di fantascienza). Il colosso di Menlo Park ha promesso “minimi interventi in postproduzione”, ma la caratteristica peculiare del dispositivo è un'altra: sarà totalmente open source. Facebook, infatti, non venderà direttamente la videocamera (anche se i componenti del device sono stimati in 30mila dollari) ma caricherà in estate i progetti di design e gli algoritmi di elaborazione su Github.

 

La videocamera open source Surround 360 per la realtà virtuale

 

Surround 360 è in grado, grazie alle lenti grandangolari e ai fisheye, di creare panorami e contenuti con una risoluzione di 41 megapixel e video sferici in 8K a sessanta frame al secondo. Lo storage interno della videocamera può ospitare fino a due ore di filmati. Il lavoro finale potrà poi essere fruito sui numerosi visori per la realtà virtuale che iniziano ad affacciarsi sul mercato. Compreso il Gear Vr presentato da Samsung all’ultimo Mwc di Barcellona e realizzato in collaborazione proprio con Facebook.

 

Nuovi strumenti per aiutare gli sviluppatori a guadagnare

Tornando al livello dello sviluppo applicativo, il social network blu ha rilasciato anche nuovi strumenti per aiutare i developer ad analizzare le performance delle proprie app e a monetizzare meglio i software. Account Kit, per esempio, è un plugin che permette agli utenti di registrarsi ai servizi anche utilizzando il numero di telefono o l’indirizzo email, andando oltre al semplice profilo di Facebook.

Per quanto riguarda le prestazioni delle app, Analytics for Apps permette agli sviluppatori di conoscere molto di più gli utenti, rispettando sempre la privacy: non solo età, genere, nazionalità e lingua, ma anche informazioni su “Mi piace”, interessi, educazione, lavoro e molto altro. In questo modo, gli sviluppatori possono utilizzare i dati per acquistare da Facebook spazi pubblicitari realizzati su misura.

 

Nuovi strumenti di analytics per gli sviluppatori

 

Infine, gli altri “pacchetti” rilasciati comprendono Facebook Profile Expression Kit, un Sdk ancora in versione beta che permette di condividere i video realizzati con altre app direttamente nel proprio flusso di contenuti sul social network, e Rights Manager, che consente agli amministratori delle Pagine di caricare filmati e di bloccarne la condivisione non autorizzata da parte di altri utenti.

 

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