31/03/2016 di Redazione

Il cervello digitale di Messenger fa volare i passeggeri di Klm

È attivo in alcuni Paesi del mondo il primo chatbot dell’applicazione di Facebook, in cooperazione con la compagnia di bandiera olandese: gli utenti, senza uscire dalla app, possono consultare le informazioni sui voli, visualizzare le carte d’imbarco e ri

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L’avvicinamento al mondo aziendale e alla comunicazione B2C era stato promesso da Whatsapp, ma sembra che la sua “parent company” sia arrivata prima. Facebook ha annunciato un nuovo servizio di chatbot su Messenger in partnership con la compagnia aerea Klm, per tenere aggiornati i passeggeri direttamente nell’applicativo di instant messaging. Utilizzando la piattaforma, i clienti dell’operatore olandese potranno ricevere i messaggi di conferma sulle prenotazioni, accedere alle carte d’imbarco e consultare i promemoria inviati dalla compagnia aerea. Gli alert riguardano anche gli aggiornamenti sul volo, per comunicare in tempo reale e tramite una singola applicazione ai passeggeri qualsiasi notizia sugli itinerari prenotati.

Ovviamente, il nuovo bot diventa anche un punto di contatto con il servizio clienti di Klm, con cui gli utenti possono interagire. La nuova funzionalità, frutto come detto di un accordo globale con il colosso dei Paesi Bassi, è disponibile per il momento solo in alcune zone del mondo. Facebook, nel post d’annuncio, non ha specificato le aree, ma ha comunque sottolineato che il bot verrà esteso nelle prossime settimane in altri Paesi.

La novità di queste ore del social network nasce dallo sforzo di apertura che a inizio 2016 Facebook ha fatto in favore degli sviluppatori. Come riportato infatti da Techcrunch, il gruppo di Menlo Park ha rilasciato a gennaio un Sdk di Messenger, in modo da aiutare i developer a creare chatbot che fossero funzionali per le aziende. Con tutta probabilità, la collaborazione con Klm è uno dei primi frutti del lavoro degli sviluppatori. Ma non solo.

Ad agosto 2015 Facebook annunciò il progetto “M”: un assistente digitale integrato in Messenger, in grado di trovare in automatico informazioni per conto dell’utente e mischiando apprendimento automatico e un tocco manuale degli operatori. Non solo intelligenza artificiale, quindi, ma anche una mole impressionante di neuroni umani che guidano e istruiscono man mano le macchine nel difficile compito di soddisfare i desideri dei clienti.

 

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