14/06/2017 di Redazione

Vetture driverless e oltre per l'intelligenza artificiale di Apple

Dopo molti mesi di rumors, da Tim Cook è giunta conferma di lavori in corso per la creazione di un un “sistema autonomo”. Project Titan è “la madre di tutti i progetti di intelligenza artificiale” e sarà utile anche fuori dall'ambito dellevetture driverle

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Pensare in piccolo (qualcuno direbbe: la modestia) non è un'abitudine di Apple e anche nel campo della guida autonoma, o driverless che dir si voglia, l'azienda di Cupertino punta in alto. Dopo molti mesi di indiscrezioni, da Tim Cook in persona è giunta conferma dell'esistenza di lavori in corso su quello che i rumors hanno indicato come “Project Titan”: in un'intervista concessa a Bloomberg Television a margine della conferenza Wwdc di San Jose, il Ceo lo ha definito niente meno che come “la madre di tutti i progetti di intelligenza artificiale”. Alla faccia di chi, mesi fa, suggeriva un possibile ridimensionamento dell'impegno della Mela in questo già affollato campo di ricerca e sviluppo. La concorrenza è folta: hanno iniziato a sperimentare con l'hardware e con i software per la guida automatica Google per prima (oggi attraverso la nuova società del gruppo Aphabet, Waymo, e accordi con Fiat Crysler Automobiles), e a seguire Tesla, la doppiette Uber-Volvo, il progetto a tre teste di Intel, Ibm e Mobileye (quest'ultima è stata poi acquisita dalla stessa Intel) e molti altri nomi del settore automobilistico.

 

Poteva davvero Apple, già presente nel mercato dei sistemi di infotainment con CarPlay e in quello dell'intelligenza artificiale con Siri, restare fuori dalla mischia? Eppure lo scorso autunno abbondavano i titoli giornalistici azzardati, in cui si dava quasi per certo il naufragio di Project Titan: troppi dirigenti cacciati e sostituiti, licenziamenti, l'abbandono dell'ambizione di costruire una vera e propria “Apple Car”.

 

Anche prima delle dichiarazioni di Cook, non mancavano invece segnali contrari, suggestivi di un'accelerata del progetto verso le fasi più concrete. In primavera l'azienda di Cupertino aveva ottenuto dal California Department of Motor Vehicles il permesso a condurre test su tre suv di Lotus a guida autonoma, e aveva speso un miliardo di dollari per acquistare la società di ride-hailing Didi Chuxing, una sorta di versione cinese di Uber il cui vero patrimonio passato in dote a Apple sono i dati e gli algoritmi di machine learning.

 

 

 

 

Non è la prima volta che l'amministratore delegato del colosso californiano spende parole sul progetto driveless, ma davanti alle telecamere di Bloomberg ha concesso qualche informazione aggiuntiva. “Ci stiamo focalizzando sullo sviluppo di un sistema autonomo”, ha detto Cook. “Una delle finalità sono chiaramente le vetture self-driving, ma ce ne sono altre. Lo vediamo un po' come la madre di tutti i progetti di intelligenza artificiale”. Il misterioso “sistema” è “probabilmente il progetto di Ai più difficile a cui si possa lavorare”, ma anche qualcosa di “incredibilmente entusiasmante per noi” e una “tecnologia core che consideriamo molto importante”. Oltre che per la guida autonoma, la futura soluzione targata Apple potrà essere applicata alle automobili elettriche e al ride-sharing.

 

 

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