10/10/2017 di Redazione

Waymo crea awareness sui veicoli a guida autonoma

In collaborazione con società non profit statunitensi, l’azienda di Alphabet ha lanciato la campagna “Let’s Talk Self-Driving”, con cui cercherà di far capire all’opinione pubblica i vantaggi e la sicurezza delle auto senza conducente. Un business in cui

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Per Waymo è arrivato il momento della sensibilizzazione. L’azienda, controllata dalla holding Alphabet (di cui è parte anche Google), ha avviato una campagna di awareness chiamata “Let’s Talk Self-Driving” per spiegare alle persone i benefici dei veicoli a guida autonoma. Un progetto ovviamente interessato, considerando che Waymo è probabilmente la società più all’avanguardia sul fronte delle driverless car. Una tecnologia veramente dirompente, su cui tutti i principali vendor hi-tech e del mondo automobilistico si stanno gettando. Ma che giustamente spaventa una buona parte dell’opinione pubblica. Per convincere la gente dell’assoluta sicurezza (almeno a livello teorico) dei sistemi autonomi, l’azienda californiana ha ben pensato di produrre una campagna informativa, in collaborazione con diverse associazioni statunitensi come Mothers Against Drunk Driving e Foundation for Blind Children.

“Ogni sette secondi qualcuno rimane ferito in un incidente e gli scontri causano oltre cento morti al giorno. Ogni anno 40mila americani perdono la vita sulle strade”, ricorda Waymo sul sito ufficiale del progetto. In effetti, le statistiche indicano il fattore umano come il responsabile del 94 per cento di tutti gli incidenti automobilistici. “Malgrado la tecnologia self-driving sia testata e perfetta, il National Safety Council si impegna a rendere le strade ancora più sicure”, aggiunge Waymo, che ricorda altre iniziative di sensibilizzazione come Road to Zero Coalition, MyCarDoesWhat e Check To Protect.

La ricerca di Alphabet sulla guida autonoma è partita da diversi anni (la società, per esempio, collabora con Intel in questo campo dal 2009) e ad oggi l’azienda ha accumulato oltre tre milioni di miglia di test effettivi per le vie di diverse città statunitensi, tra cui San Francisco. Inoltre, gli abitanti di Phoenix possono già oggi fare domanda per registrarsi a un programma speciale per gli early rider, che di fatto rappresenta il primo trial pubblico dei veicoli senza conducente.

 

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