19/09/2017 di Redazione

Intel e Waymo insieme a bordo delle auto driverless

Le due società collaborano dal 2009 per creare veicoli a guida assistita, ma ora hanno sentito il bisogno di rendere noti alcuni dettagli. La divisione di Alphabet, forte della tecnologia proprietaria e delle soluzioni del colosso di Santa Clara, si propo

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Qui non si scherza: Intel e Waymo, la divisione automotive di Alphabet, hanno svelato un accordo di collaborazione per lo sviluppo congiunto di soluzioni di guida autonoma. L’annuncio è stato dato direttamente da Brian Krzanich, Ceo di Intel. In realtà la partnership non è nuova. Il colosso di Santa Clara fornisce già dal 2009 da sensori e chip al vicino di casa di Mountain View, il quale ha così potuto dotare la propria flotta di minivan ibridi Chrysler Pacifica di tecnologie driverless. Waymo sfrutta così un mix composto da soluzioni proprietarie, come i sistemi Lidar e radar (al centro dello scontro legale con Uber), e da piattaforme hardware terze. Gli ingegneri delle due società hanno quindi lavorato per anni fianco a fianco, per ottenere quello che Krzanich ha definito come qualcosa di sorprendente. “Credo proprio che i miei nipoti non guideranno mai un’automobile […]. Quello che quotidianamente fa il 90 per cento degli americani scomparirà nel giro di una generazione”, ha scritto il Ceo.

E allora cosa c’è di nuovo nell’annuncio congiunto? Il prossimo passo della collaborazione sarà provare a portare l’efficienza dei sistemi per raggiungere così i livelli 4 e 5 di guida autonoma in scenari reali. Lo stadio 5 è al vertice della piramide e significa un veicolo in grado di portare i passeggeri a destinazione senza alcun intervento umano e senza l’obbligo, da parte del “conducente”, di rimanere concentrato sulla strada.

“I nostri minivan Pacifica sono oggi le macchine più avanzate che possiate trovare in circolazione”, ha sottolineato Waymo in un blog post pubblicato su Medium. “Lavorando fianco a fianco con partner come Intel, i nostri veicoli continueranno a disporre delle giuste capacità di elaborazione per una guida sicura, in ogni condizione”. La divisione di Alphabet si trova così davvero in primissima linea in questo nuovo mercato.

Unendo tecnologie proprietarie molto avanzate, affinate dopo migliaia di chilometri di test su strada, alla forza d’urto di Intel, il colosso di Mountain View sembra essere ad oggi il player più credibile per i produttori di automobili. A questo si aggiunge anche la rete di partner che Waymo sta tessendo, da giganti del settore come Fiat-Chrysler a startup del calibro di Lyft, passando per società di noleggio come Avis.

 

 

Intel, dal canto suo, ha dimostrato interesse in diversi campi trasversali che dovrebbero aiutarla a superare la dipendenza dai chip per i computer. È, per esempio, il caso dell’intelligenza artificiale. Un ambito in cui la società guidata da Krzanich ha investito molto. È di queste ore l’annuncio che l’azienda, tramite il proprio braccio finanziario Intel Capital, ha elargito oltre un miliardo di dollari alle startup impegnate nello sviluppo di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.

I focus delle piccole realtà tecnologiche sostenute dal gruppo di Santa Clara sono diversi: si va ovviamente dalla guida autonoma al campo sanitario, passando per lo studio del cambiamento climatico e così via. Il miliardo di dollari speso finora, però, impallidisce di fronte alle somme messe sul piatto per concludere diverse acquisizioni. Per rilevare Nervana sono serviti oltre 350 milioni di dollari, per Mobileye ben 15,3 miliardi. Tutti questi sforzi verranno ripagati?

 

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