14/09/2015 di Redazione

Windows 10, download per tutti: anche per Pc ricalcitranti

Un lettore ha scritto al sito The Inquirer per “denunciare” la comparsa di una cartella nascosta sul proprio computer, dal peso di sei gigabyte, contenente l’immagine del nuovo ecosistema di Microsoft. Ma l’utente non si era prenotato per l’upgrade e non

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Per alcuni potrebbe ora diventare un ospite indesiderato e anche un po’ pesante. Si parla di Windows 10, il nuovo sistema operativo di Microsoft rilasciato su scala globale il 29 luglio scorso che, secondo quanto riportato da diverse testate online, verrebbe scaricato automaticamente su tutti i computer compatibili con l’ecosistema. Quindi, anche sulle macchine che non si sono prenotate per ricevere l’aggiornamento. Una scelta forzata che sta già facendo discutere molto e a quanto pare confermata in modo sibillino anche dall’azienda di Redmond. Al momento, l’unico modo per non ricevere la copia di Windows 10 (attenzione, si parla soltanto di download “obbligatorio”, non di installazione), passerebbe per lo spegnimento degli aggiornamenti automatici, intervenendo quindi sulle modalità di ricezione dei vari pacchetti. Se al “problema” è possibile trovare una soluzione, seppur non ottimale vista l’importanza di alcuni update per la sicurezza, rimane la questione di fondo. Quella di Microsoft è suonata a molti osservatori come un’intrusione forzata nei Pc e nei dispositivi degli utenti.

Ma non si tratta di una faccenda soltanto “etica”, in quanto i file di installazione di Windows 10 pesano dai 3,5 ai 6 GB. L’esperienza negativa è stata riportata per prima da un lettore della testata The Inquirer. Scrivendo al sito, l’utente ha spiegato come di punto in bianco si sia ritrovato sul computer la cartella nascosta ~BT folder, utilizzata come destinazione per l’immagine del nuovo ecosistema, intasata dai file d’installazione di Windows 10. E questo senza essersi iscritto all’aggiornamento automatico, possibilità data da Microsoft a tutti gli utenti con Pc compatibili prima del 29 luglio.

“Conosco già due casi di persone che, disponendo di connessioni con plafond, hanno sforato il tetto massimo di agosto a causa di questo download obbligato, ma non voluto”, riporta The Inquirer citando come fonte l’utente “colpito” dal fatto. Ma il problema potrebbe sorgere anche in altri casi, ad esempio su computer con poco spazio di archiviazione disponibile, come i convertibili di fascia bassa. Occupare in modo quasi militare sei gigabyte di spazio su una memoria flash da 32 GB significa infatti accaparrarsi quasi il 20% del totale.

L’obiettivo di arrivare a coprire con il nuovo os un miliardo di device entro il 2018 potrebbe aver fatto perdere la trebisonda a Microsoft, risultata in un’aggressiva campagna per ridurre il tasso di frammentazione tra le varie release ancora circolanti. I primi numeri di Windows 10 sono da grande successo, anche se il podio è lontano: nel mondo sono ancora centinaia di milioni i computer e i dispositivi che ospitano le ormai vecchie versioni del sistema operativo, con Windows 7 ancora leader incontrastato del mercato. La libertà di scelta, a quanto pare, non sembra essere di casa nei paraggi di Redmond.

 

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