24/07/2018 di Redazione

Zte, dopo la tempesta arriva finalmente la quiete

Stralciato l’emendamento bipartisan del Congresso Usa con il quale si chiedeva il reintegro del bando operativo. L’azienda cinese può così riprendere le sue attività negli Stati Uniti, ma restano vietati gli scambi commerciali con gli enti governativi a s

immagine.jpg

Il Congresso degli Stati Uniti ha stralciato l’emendamento con il quale sarebbero state reintrodotte le misure restrittive contro Zte. Il Senato e la Camera rinunciano così a opporsi al presidente Trump nel tentativo di punire ulteriormente la società cinese, che si era resa colpevole di scambi illegali di prodotti statunitensi con Nord Corea e Iran. I primi segnali positivi erano arrivati un paio di settimane fa, quando il Dipartimento del Commercio aveva firmato un accordo con l’azienda asiatica grazie al quale veniva sospeso il bando imposto alla stessa. La società si era quindi impegnata a versare in un fondo di garanzia 400 milioni di dollari, che si erano aggiunti al miliardo pattuito a giugno.

Una multa decisa dagli Usa con l’obiettivo di punire aspramente la società per non aver rispettato le condizioni del precedente accordo, che prevedeva il licenziamento di tutti i dipendenti coinvolti nelle transazioni illecite con Iran e Corea del Nord. Zte si era impegnata a sostituire l’intero consiglio di amministrazione e a costituire un comitato di controllo interno, a trazione statunitense.

La compagnia di Shenzhen può finalmente tirare un respiro di sollievo. La proposta di modifica al National Defense Authorization Act era stata presentata con un emendamento bipartisan: Chuck Schumer, uno dei democratici promotori della norma, ha affermato che lo stralcio rappresenta una vittoria per il presidente Xi Jinping e per tutto il governo cinese. Il repubblicano Marco Rubio ha definito lo stralcio una “cattiva notizia”.

Chris Van Hollen, terzo sostenitore della modifica, ha accusato i senatori del Gop di essersi inchinati a Pechino, rifiutandosi “di intraprendere qualsiasi azione concreta e sostanziale su Zte”. Il vendor del Dragone può quindi tornare a essere pienamente operativo sul mercato a stelle e strisce, riprendendo tutte le attività eccetto quelle con enti governativi.

 

ARTICOLI CORRELATI