Un miliardo di dollari per mettere il turbo ai servizi di Google, tra cui quelli di cloud computing, in Giappone: l’azienda di Mountain View ha appena annunciato un investimento che permetterà di potenziare la connettività tra la sponda pacifica statunitense e quella asiatica, grazie a due nuovi cavi sottomarini e all’estensione di quelli già previsti nell’iniziativa South Pacific Connect, lanciata nel 2023.
Il progetto coinvolge diversi partner, tra cui il Commonwealth delle Isole Marianne Settentrionali, Kddi, Arteria e Citadel Pacific. I nuovi cavi, Proa e Taihei, supporteranno lo scambio di dati tra Stati Uniti, Giappone e diverse isole e territori dell’Asia Pacifico. Più precisamente, Proa (nome delle imbarcazioni tradizionali delle Isole Marianne) collegherà il Giappone, le Marianne e Guam, mentre Taihei (parola giapponese che significa sia “pace” sia “oceano Pacifico”) si svilupperà tra il Giappone e le Hawaii. L’obiettivo generale del progetto è di garantire migliore accesso al cloud di Google in territori al momento poco serviti, nonché di migliorare l’affidabilità e ridurre la latenza dei servizi.
L’investimento giapponese di Google fa il paio con quello recentemente annunciato da Microsoft, nel suo caso 2,9 miliardi di dollari destinati al potenziamento dei data center locali e ad attività di formazione e cybersicurezza.