10/04/2024 di redazione

Microsoft alleata del governo giapponese per AI e cybersicurezza

Un investimento da 2,9 miliardi di dollari servirà ad ampliare i data center di Microsoft in Giappone , oltre che per attività di ricerca, formazione e collaborazione sulla sicurezza informatica.

Microsoft accelera nella corsa per l’intelligenza artificiale in Asia, annunciando un investimento da 2,9 miliardi di dollari per potenziare, in Giappone, la propria infrastruttura di cloud computing al servizio dell’AI. Il piano d’investimento servirà anche ad ampliare i programmi di formazione in competenze digitali, che dovranno coinvolgere tre milioni di persone nel Paese del Sol Levante da qui al 2027, e inoltre per creare il primo centro di ricerca Microsoft in Asia. Serviranno, infine, per ampliare la collaborazione tra l’azienda e il governo giapponese sul fronte della cybersicurezza.

Gli annunci arrivano direttamente da Washington D.C., dove il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha incontrato Suzanne Clark, presidente e amministratore delegato della Camera di commercio degli Stati Uniti, insieme al presidente di Microsoft Brad Smith e alla presidente di Microsoft Giappone, Miki Tsusaka. Presente all’incontro anche l’ambasciatore del Giapponese negli Usa, Rahm Emanuel. Un parterre che dimostra la valenza anche politica dell’accordo, in un momento in cui le capacità di calcolo al servizio dell’AI (quindi data center e semiconduttori) sono considerate critiche per gli equilibri economici e geopolitici del futuro.

L’investimento, infatti, è parte del più ampio coinvolgimento di Microsoft nel programma governativo giapponese Generative AI Accelerator Challenge, coordinato dal ministero dell’Economia, del commercio e dell’industria. Un aspetto importante sarà la collaborazione con l’ufficio di gabinetto giapponese, mirata a “rafforzare la resilienza di cybersicurezza del governo, delle aziende e della società”, come previsto dalla strategia di sicurezza nazionale approvata nel 2022.

“Con la crescita delle attività economiche nello spazio digitale, per l’industria giapponese nel suo complesso è importante lavorare con aziende globali come Microsoft, equipaggiate con un insieme di infrastrutture digitali”, ha dichiarato il premier giapponese, Fumio Kishida. "Apprezziamo l’annuncio di Microsoft sul nuovo investimento in Giappone. Microsoft ha contribuito significativamente all’implementazione collettiva della Gen AI Giappone con varie iniziative, e non vediamo l’ora di collaborare ulteriormente. Inoltre siamo ansiosi di approfondire la nostra cooperazione nell’ambito della cybersicurezza”.

Da sinistra: Fumio Kishida, primo ministro giapponese; Brad Smith, vice chair e presidente di Microsoft; Suzanne P. Clark, presidente e Ceo della Camera di Commercio Usa; Rahm Emanuel, ambasciatore Usa in Giappone; Miki Tsusaka, presidente di Microsoft Japan.

Da sinistra: Fumio Kishida, primo ministro giapponese; Brad Smith, vice chair e presidente di Microsoft; Suzanne P. Clark, presidente e Ceo della Camera di Commercio Usa; Rahm Emanuel, ambasciatore Usa in Giappone; Miki Tsusaka, presidente di Microsoft Japan.

“L’annuncio odierno rappresenta il maggior investimento di Microsoft in Giappone da quando abbiamo qui gettato radici, nel 1978”, ha dichiarato il presidente della multinazionale, Brad Smith. “Questi investimenti in infrastruttura digitale, competenze in AI, cybersicurezza e ricerca in AI sono per il Giappone ingredienti essenziali per costurire una solida economia dell’intelligenza artificiale”.

Come parte dell’accordo, l’azienda di Redmond metterà a disposizione anche corsi di formazione in programmazione software rivolti alle donne, nonché contenuti e risorse di formazione su AI, cybersicurezza e competenze digitali in generale.

Il futuro centro di ricerca Microsoft, il primo realizzato in Asia, aprirà i battenti a Tokyo e si focalizzerà su aree di innovazione come l’utilizzo dell’AI nella robotica e in applicazioni a beneficio della società e del benessere. A corollario di tutto ciò, l’azienda finanzierà progetti di ricerca universitari per un valore di 10 milioni di dollari, spalmati su cinque anni.

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