24/08/2015 di Redazione

Android, Google alleggerisce il pacchetto di app obbligatorie

Secondo indiscrezioni circolanti in Rete, la casa di Mountain View avrebbe inviato nuove regole ai produttori di smartphone che utilizzano il sistema operativo del robottino verde: applicativi preinstallati su tutti i cellulari, ma spesso inutilizzati, co

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Google fa un passo indietro sul software preinstallato nei cellulari Android. La casa di Mountain View ha infatti cambiato le proprie policy sul cosiddetto bloatware, vale a dire tutto quel software con cui i moderni telefoni vengono farciti: applicazioni, spesso di dubbia utilità, che la maggior parte degli utenti non utilizzerà mai, sia perché non del tutto inutili, sia perché gli store online ne offrono di più performanti. Il problema che accompagna il bloatware è che, molte volte, queste applicazioni non possono essere rimosse dallo smartphone ma, al più, disattivate. Secondo il sito The Verge, che ha ripreso un’indiscrezione di Android Central, d’ora in poi il “pacchetto” di applicativi preinstallati made in Big G, che contiene tra le altre cose software come Google+, Google Play Books o Google Play Games, verrà alleggerito. Il colosso a stelle e strisce avrebbe diffuso nuove regole ai costruttori di smartphone che si affidano alla piattaforma del robottino verde per i propri dispositivi.

Lo scopo, appunto, è rendere meno invasivo il paniere di app di Google, che ha sempre dovuto piegarsi a una regola ben precisa: tutti gli Oem che vogliono includere una qualsiasi delle applicazioni di Mountain View devono obbligatoriamente inserire anche gli altri applicativi gemelli, andando così a occupare prezioso spazio in memoria. Quindi, secondo le ultime regole di Big G, Google+ (già scomparso dal nuovo Samsung Galaxy Note 5), Play Books, Play Games e Newsstand andranno ad aggiungersi al software non obbligatorio preinstallato su Android. L’elenco include già, ad esempio, Google Earth e Google Keep.

Ma questo non significa che gli Oem non decideranno comunque di intasare gli smartphone con tutto questo software, né di precaricare i dispositivi con altri applicativi proprietari. L’aggiornamento delle policy di Google significa soltanto che i produttori, per ricevere l’ok preliminare da Mountain View all’utilizzo di Android, dovranno soddisfare requisiti meno stringenti. Sperando che questo si traduca anche in un vantaggio effettivo per gli utenti e per le risorse degli smartphone.

 

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