Dopo i lecca-lecca, i KitKat e i marshmallow, il robottino diventa ancora più goloso trasformandosi in Android Nutella. La lettera “N” di accompagnamento al nome del sistema operativo, circolata da qualche mese nelle indiscrezioni, allude dunque alla celebre crema al cacao e nocciole dai piemontesi natali, su cui peraltro già si scommetteva.
Proprio alla Nutella ha fatto riferimento Hiroshi Lockheimer, vicepresidente della divisione Android, Chrome OS e Play di Google, con un paio di tweet che suonano come una conferma, a meno di ipotizzare che il dirigente si stia prendendo gioco dei curiosi.
Nomenclatura a parte, più interessante per gli sviluppatori e per gli utenti ansiosi di novità è il rilascio di una ulteriore, la quarta, anteprima tecnica di Android N. Rispetto alle precedenti, non sono state introdotte nuove funzionalità di rilievo, ma è comparso un nuovo insieme di Api (Application Programmi Interface) a disposizione degli sviluppatori. Al pari dell’Sdk, queste Api possono considerarsi ormai pressoché definitive.
Con la nuove interfacce di programmazione si potranno creare app che sfruttino le inedite capacità di Android N, come alcune funzionalità di realtà virtuale e un’interazione touch più ricca e precisa, forse simile a quella del 3D Touch di iOS grazie alla sensibilità alle diverse pressioni del tocco. Altri cambiamenti attesi in “Nutella”, sono il supporto alla grafica Vulkan (utile soprattutto per le applicazioni di gaming) e solo per i tablet, la possibilità di dividere in due lo schermo durante il multitasking.