28/09/2015 di Redazione

BlackBerry, ultima chiamata: smartphone Android in arrivo

Si chiamerà Priv e non Venice il nuovo cellulare dell’azienda canadese, dotato di schermo touch e di slider con tastiera fisica Qwerty, che verrà distribuito entro la fine dell’anno. Presentati anche i conti trimestrali: bene il comparto software (+19%),

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BlackBerry dimostra di crescere nel comparto software e servizi, con un fatturato in aumento nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2016 del 19%, ma non perde la voglia di giocarsi le ultime carte nel settore hardware. Durante la presentazione dei conti trimestrali, infatti, l’azienda canadese ha confermato l’arrivo entro la fine dell’anno di un nuovo smartphone Android con schermo touch e slider con tastiera Qwerty fisica. Un modello già noto da mesi, prima ribattezzato Venice e poi cambiato (sembra definitivamente) in Priv, abbreviazione di privacy, in quanto l’obiettivo della casa della mora è distribuire un device che possa assicurare la massima protezione ai dati dell’utente e, va da sé, dell’azienda per cui la persona lavora. Priv si rivolge soprattutto al mondo business, come vuole la tradizione di BlackBerry, e il sistema è stato sviluppato dal vendor basandosi sulla propria esperienza in tema sicurezza (hardware e software). Sembra infatti che lo smartphone supporterà la suite Android for Work, integrata alla piattaforma di gestione Bes12.

Non conoscendo ancora nel dettaglio le specifiche di Priv, tranne qualche particolare diffuso sottovoce ma mai confermato (come il chip Snapdragon 810), meglio concentrarsi al momento sulle prestazioni di BlackBerry nell’ultimo trimestre. Come detto, il fatturato legato al software ha toccato 74 milioni di dollari (+19% sullo stesso periodo dell’anno fiscale 2015), trainato in particolar modo dalle licenze di utilizzo (+33%). Malgrado questo, l’utile per azione secondo principi non-Gaap è sceso di 13 centesimi di dollaro, con risultati peggiori rispetto alle attese (meno 12 centesimi).

Calano anche i ricavi, attestati a 490 milioni rispetto ai 916 del Q2 del 2015. Anche in questo caso, prestazioni inferiori rispetto a quanto previsto, con un consensus stabilito a 809 milioni di dollari. Malgrado il mercato dei prodotti hardware non veda ormai più BlackBerry come un’azienda protagonista, lo split del fatturato riporta ancora un 41% proveniente proprio dagli handset, con circa 800mila smartphone venduti (prezzo medio di vendita pari a 240 dollari) contro il 15% dal software e il 43% proveniente dalle commissioni d’accesso al servizio.

 

Fonte: BlackBerry

 

Durante l’ultimo trimestre, chiuso il 29 agosto, BlackBerry ha provveduto a riacquistare circa sei milioni di azioni, per un totale di 47 milioni di dollari. Esclusi gli 1,25 miliardi di debito, il net cash balance si è attestato a 2,1 miliardi. “Sono fiducioso nella nostra strategia e nel nostro progresso, sottolineati dal quarto trimestre consecutivo di crescita a doppia cifra nel mercato software”, commenta il Ceo di BlackBerry, John Chen. “Per espandere ulteriormente la nostra leadership nei servizi e nei software multipiattaforma stiamo inoltre investendo in modo strategico, sia tramite nuovi prodotti basati sulla piattaforma Bes, che tramite acquisizioni”.

Il riferimento è alle recenti operazioni di mercato messe a segno dalla compagnia canadese, che a settembre ha annunciato l’acquisizione definitiva di Good e AtHoc. Il primo è un fornitore di soluzioni di mobile security, collaboration e strumenti di produttività, con cui BlackBerry ha stretto un accordo del valore di 425 milioni di dollari. AtHoc, invece, è una realtà specializzata in sistemi di comunicazione sicuri e per situazioni di crisi ed è stata “convinta” con un’offerta di 250 milioni, annunciata a luglio 2015 e confermata poi il 22 settembre.

 

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