09/12/2011 di Redazione

Cisco raddoppia sui tablet, snobbando Windows

La società californiana ha rivelato i piani per ampliare l’offerta di computer a tavoletta Cius, già adottati da circa un migliaio di aziende su scala globale. In rampa di lancio ci sono due modelli, entrambi basati su Android, con due diversi formati di

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Saranno almeno due le “new entry” 2012 di Cisco sul fronte dei tablet per le aziende. Il gigante del networking californiano, è infatti intenzionato ad affiancare all’attuale modello Cius da sette pollici lanciato in estate almeno altri due esemplari. La conferma è arrivata nei giorni scorsi dagli Usa direttamente da Chuck Fontana, direttore del product management dei tablet di Cisco.


Dei due nuovi modelli, uno sarà sicuramente equipaggiato con uno schermo da 10 o 11 pollici ed il suo lancio è previsto entro i primi sei mesi dell’anno prossimo. La seconda novità riguarderebbe invece un prodotto più compatto, con display da 3,5 o 5 pollici, e comunque in grado di abilitare - come l’attuale Cius in commercio - l’accesso alle soluzioni di desktop virtuale in ambiente Windows (grazie a specifici software di virtualizzazione di VMware e Citrix) e di collaborazione aziendale (per esempio Quad, tool disponibile anche per iPad  e iPhone).

La scommessa sui tablet in casa Cisco sembra avere avuto buoni riscontri – l’executive ha parlato di di circa 1.000 aziende che hanno investito sul tablet, alcune delle quali acquistando alcune centinaia di unità ciascuna e una addirittura 1.500 per dotare la propria forza vendita – e comunque, sempre a detta di Fontana, in linea con le aspettative della compagnia. E questo grazie anche al fatto che la società li ha proposti non come prodotti “stand alone” ma come parte integrante di un ampio pacchetto di soluzioni per la comunicazione aziendale, comprendente i servizi di teleconferencing (TelePresence) e di unified communications (WebEx).

Nel presentare il proprio tablet alle aziende, ha sottolineato ancora il manager, Cisco ha pensato doverosamente alla questione della sicurezza in relazione al fatto che la piattaforma operativa mobile di Google è quella più oggetto di attacchi malware. La soluzione, in tal senso, è un software, denominato AppHQ e disponibile nello store proprietario sviluppato dalla società, pensato per facilitare agli It manager il compito di controllo e verifica delle apps da distribuire agli utenti.

Cisco Cius


Molto netta, e questo è sicuramente un messaggio importante per il mercato, la presa di posizione del produttore sul fronte delle piattaforme: Cius è basato su Android (versione 2.2 Froyo, cui fa pendant un processore Intel “Moorestown”) e Android (nella release 4.0 Ice Cream Sandwich) rimarrà il software su cui la società punterà anche in futuro, escludendo al momento qualsiasi approccio verso Windows.

Resta ora da capire come Cisco saprà rispondere alle mosse dei concorrenti, e nella fattispecie di Hewlett Packard (con lo Slate 2) e Dell (con il Latitude ST), che hanno già confermato di voler puntare forte su Windows (oggi su Seven, nel 2012 su Windows 8) per accaparrarsi una fetta importante del business dei tablet in ambito aziendale.

Sebbene il prezzo del Cius, 725 dollari a listino, non sia certo un’arma su cui Cisco può fare leva (la versione base dell’iPad di Apple è venduta a 499 dollari, il PlayBook di Research in Motion sotto i 200 dollari), Cisco è convinta che le vendite del suo tablet avranno un’accelerata nei prossimi mesi. Uno dei jolly che la società è pronta a giocare in tal senso si chiama Lte: una versione del Cius in grado di operare sulle reti mobili di quarta generazione (l’attuale è dotato solo di connettività Wi-Fi) sarà prossimamente distribuita negli Usa da Verizon Wireless.

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