30/01/2012 di Redazione

Facebook a Wall Street, vale 100 miliardi di dollari

L'IPO della società di Mark Zuckerbeerg è alle porte. Secondo il Wall Street Journal l'offerta partirà martedì o al massimo mercoledì prossimo e l'ingresso sui listini, a detta calcolata della società di ricerca ProvCo, sarà fra i 38 e i 40 dollari per az

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Facebook si quoterà a Wall Street la prossima settimana. L'IPO (l'Offerta pubblica iniziale di acquisto) dovrebbe concretizzarsi con un prezzo per azione incluso fra 38 e 40 dollari regalando alla società di Mark Zuckerberg un valore di capitalizzazione compreso fra 90 e 95 miliardi di dollari,  Le cifre sono una stima calcolata da ProvCo, specializzata in ricerche di mercato, mentre la notizia della quotazione in borsa è stata pubblicata dal Wall Street Journal, che citando fonti anonime reputa che l'IPO avrà avvio martedì o al massimo mercoledì.

Le speculazioni attorno alla quotazione di Borsa del colosso del social networking si sprecano e in prima fila a dire la propria c'è la banca d'affari Morgan Stanley, che secondo il Wsj sarebbe stata scelta da Zuckerberg - in alternativa a Goldman Sachs - per il collocamento a Wall Street. Il report del quotidiano finanziario è stato inoltre avvallato anche dalla CNBC, che si appoggia a fonti differenti.

La IPO di Facebook a Wall Street è attesa per martedì o al massimo mercoledì

Secondo il New York Post le due banche d'affari appena citate avrebbero iniziato una battaglia a colpi bassi pur di aggiudicarsi quello che molti viene reputato l'affare del secolo. Larry Tabb, fondatore della società di capitali mercati di consulenza Tabb Group, ha spiegato sulle pagine del quotidiano che  "è una battaglia molto accesa. Facebook non cambierà significativamente i ricavi delle quotazioni di queste banche d'affari, ma ci potrebbe essere un vero e proprio effetto alone in cui altre società decidono di accodarsi al partito vincente che appoggia Facebook."

Sembra inoltre che la IPO dell'anno abbia scatenato un vespaio fra NYSE e Nasdaq: entrambi vogliono accaparrarsi la quotazione di Facebook e avrebbero cercato di influenzare le decisioni del CFO David Ebersman e degli altri dirigenti. Storicamente il Nasdaq è l'indice di riferimento per le start-up tecnologiche, ma negli ultimi anni il NYSE ha dimostrato di essere più aggressivo nel guadagnarsi la fiducia delle aziende hi-tech. Ecco perché vincere un "cliente" come Facebook potrebbe per entrambe le piattaforme di scambio far ripartire un mercato azionario non al cento per cento. Più importante, potrebbe significare una spinta alla loro reputazione a Wall Street.

Se i dati fossero confermati, l'IPO di Facebook si rivelerebbe la più importante per valore degli ultimi anni all'interno del panorama delle aziende tecnologiche, se non il più grande di sempre. Le fonti del Wall Street Journal hanno riferito che ci sarebbero anche investitori secondari e broker indipendenti al lavoro per accaparrarsi delle quote.

Il Wall Street Journal stima che il market cap di Facebbok possa arrivare subito a 100 miliardi di dollari

Del resto l'indiscrezione non è inattesa: si parla della IPO di Facebook da almeno un anno, quando cioè l'azienda ha superato il limite di 499 investitori imposto per le aziende private negli Stati Uniti. Una volta raggiunto questo traguardo le aziende private possono procedere con la quotazione in borsa dopo 120 giorni dalla fine dello stesso anno di calendario. In altre parole, Facebook ha tempo fino ad aprile di quest'anno di presentare la IPO, che non è obbligatoria, ma molti la reputano ormai inevitabile.

Uno dei punti più importanti che Zuckerberg deve decidere in questi giorni è il simbolo con cui l'azienda farà il suo ingresso nei listini di Wall Street: stando alle indiscrezioni dovrebbe essere FB. Un dettaglio, almeno questo, banale.


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