01/03/2013 di Redazione

Facebook compra Atlas per fare pressing su Google

Facebook si è aggiudicata Atlas, la piattaforma di pubblicità online che Microsoft aveva acquisito nel 2007 da aQuantive ma che non ha mai sfruttato. Zuckerberg vuole aumentare i ricavi pubblicitari per tenere testa a Google e soddisfare gli inserzionisti

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Facebook e Microsoft hanno ufficializzato la cessione di Atlas al social network. I termini dell'accordo non sono stati resi pubblici, ma secondo indiscrezioni Zuckerberg avrebbe sborsato meno dei 6,3 miliardi di dollari spesi da Microsoft nel 2007 per rilevare l'attività da aQuantive.

Facebook ha acquisito Atlas

Atlas è una piattaforma pubblicitaria che dovrebbe avere le carte in regola per misurare l'efficacia delle campagne di avertising sul social network. Sappiamo che Zuckerberg sta cercando di disbrigare la matassa della pubblicità sul suo sito: i ricavi di questa attività non vanno come ci si aspetta da un sito che ha oltre un miliardo di iscritti, e più volte sono stati espressi dubbi sull'efficacia dei messaggi di advertising e sul ritorno per gli inserzionisti.

Nella notizia dell'acquisizione, comunicata tramite il blog ufficiale, l'azienda scrive: "se chi fa marketing e le agenzie saranno in grado di avere un'idea della performance della campagna pubblicitaria, saranno in grado di fare un lavoro migliore nell'assicurarsi che il giusto messaggio arrivi alle persone giuste al momento giusto". In sostanza alla base dello scontento ci sarebbe una mancanza di informazione corretta, a cui la piattaforma Atlas potrebbe porre rimedio.

Finora la pubblicità non ha dato il meglio

Quando l'acquisizione sarà operativa Facebook dovrebbe finalmente essere pronta a contrastare Google, che invece continua ad avanza a gonfie vele e fa della pubblicità la sua principale fonte di sostentamento. Non solo: stando a dati recenti sembrerebbe che Google+ abbia superato Twitter e si sia affermato come secondo social network, iniziando davvero a impensierire Zuckerberg.

Se Atlas sarà la carta vincente è presto per saperlo. Qual che è certo è che non lo è stata per Microsoft, che se l'è aggiudicata in risposta all'acquisizione di DoubleClick da parte di Google. Quest'ultima però ha fatto fruttare l'investimento, mentre Microsoft non è mai riuscita a renderlo produttivo.

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