06/06/2017 di Redazione

Fra aggiornamenti e inseguimenti, Apple mostra i muscoli

Il Wwdc 17 della Mela non significa soltanto novità software: durante il primo keynote sono stati infatti svelati Homepod, speaker intelligente con Siri che sfida Amazon Echo, iMac Pro con specifiche da workstation (e prezzi altissimi), refresh per tutti

immagine.jpg

Apple alza l’asticella e chiede ai suoi avversari: “E adesso come la mettiamo?”. Nel primo keynote della Worldwide Developer Conference 17 di San Jose, la Mela ha svelato una raffica di novità hardware e software, le seconde a far da complemento alle prime (ne parliamo qui). Il colosso di Cupertino è un’azienda che nel 2017 può permettersi di sfidare il mercato e i diretti competitor (Microsoft, Google, Amazon), mostrando però più muscoli e meno filosofia rispetto al passato, conscia del fatto di avere ancora una fan base disposta a spendere fior di soldi per accaparrarsi nuovi dispositivi. Ecco quindi arrivare l’atteso iMac Pro, refresh della linea di desktop tutto-in-uno sostanzialmente immobile dal 2013: un mostro da 4.999 dollari come prezzo base. Più che un computer, una workstation con display Retina 5K da 27 pollici, processori Intel Xeon (usati nei server) con configurazioni fino a 18 core e capacità di elaborazione grafica fino a 22 teraflops.

L’iMac Pro integra Gpu Amd Radeon Pro Vega, dotata di un massimo di 16 GB di memoria Hbm2: l’ideale per professionisti che lavorano su progetti di altissimo livello, come rendering 3D in tempo reale. Disponibili modelli con drive a stato solido da 4 TB di capacità e fino a 128 GB di memoria Ram Ecc. Il comparto I/O prevede quattro porte Thunderbolt 3, per collegare in contemporanea fino a due array Raid e due monitor esterni 5K. Presente anche un’interfaccia 10 GbE.

Questo desktop “sotto steroidi” arriverà negli Stati Uniti a dicembre, non si conoscono ancora le disponibilità per gli altri Paesi. Ma Apple non ha ancora comunicato neanche i prezzi per le configurazioni top di gamma, ma certamente si tratterà di prezzi inavvicinabili per l’utente medio. Ma durante il keynote Tim Cook, Phil Schiller e Craig Federighi, la triade manageriale di punta di Apple, ha parlato anche di molto altro.

Ecco quindi svelato un aggiornamento hardware anche per l’iMac “classico”: in arrivo modelli con processori Intel Kaby Lake a 4,2 GHz e supporto per un quantitativo doppio di memoria rispetto alla generazione precedente. La tecnologia Fusion Drive è ora disponibile di serie su tutti i dispositivi da 27 pollici e sulla versione top di gamma da 21,5 pollici. Presenti anche Thunderbolt 3, schede Radeon Pro 500 con 8 GB di vRam e display più luminosi del 43 per cento. La società ha rivisto al ribasso i prezzi: il modello 4K costa ora 200 euro di meno (si parte da 1.549 euro).

 

I nuovi iMac 2017

 

Rimanendo in ambito computer, la Mela ha portato novità anche su Macbook, Macbook Air e Macbook Pro, dopo l’integrazione della Touch Bar sulla terza famiglia, avvenuta nel 2016. I Macbook dispongono quindi di Cpu Intel Core i7 Kaby Lake, con clock a 1,3 GHz e Turbo Boost che tocca i 3,6 GHz. I device pesano 907 grammi e sono spessi 13,1 millimetri. I Macbook Air da 13 pollici hanno ora un processore che lavora a 1,8 GHz.

Il gruppo californiano ha presentato anche i nuovi Macbook Pro da 13 e da 15 pollici: i primi dispongono di processori Core i7 di settima generazione a 3,5 GHz, mentre i secondi partono da un clock di 3,1 GHz e toccano frequenze di 4,1 GHz. La serie Pro integra Gpu discrete più potenti e con più memoria, schermi Retina con 500 nit di luminosità e Thunderbolt 3.

 

Doppietta per gli iPad

Confermando in parte i rumors circolati nei mesi scorsi, la Mela ha presentato il nuovo iPad Pro da 10,5 pollici e un modello aggiornato da 12,9 pollici, che presenta display con tecnologia ProMotion (con refresh rate fino a 120 Hz) e chip A10x Fusion. La variante più piccola dei tablet ha i bordi ridotti di circa il 40 per cento, per un device che pesa sempre meno di 500 grammi. L’arrivo, previsto per l’autunno, di iOs 11 trasformerà sempre più la “tavoletta” di Apple in un dispositivo molto simile a un computer.

L’applicazione Files permetterà infatti di gestire finalmente documenti, immagini, video e altro come un vero e proprio file manager evoluto, funzionalità molto richiesta dalla community che gravita attorno a Cupertino. L’interfaccia è simile all’app di iCloud e consentirà di accedere a cartelle e file sul terminale mobile come quando si usa il Finder i macOs, con la possibilità di collegare altri account sulla nuvola, come Dropbox e Box.

Tornando agli aspetti hardware, il chip A10x Fusion a 64 bit offre prestazioni di livello, grazie al processore a sei core e alla Gpu integrata a 12 core. L’azienda californiana promette un giorno di autonomia e i nuovi iPad includono fotocamere da 12 e 7 megapixel (principale, con stabilizzazione ottica dell’immagine, e frontale). I tablet dispongono di Apple Sim e supporto per Wifi 802.11ac ed Lte Advanced. Per quanto riguarda prezzi, colori e disponibilità, nel caso della versione da 10,5 pollici si parte da 739 euro per il modello da 64 GB solo con Wifi, per arrivare agli 899 della versione Cellular nei colori argento, grigio siderale, oro e oro rosa. La variante maggiore parte invece da 909 euro. Sono già scattati i preordini anche in Italia e le prime consegne inizieranno la prossima settimana.

 

Il nuovo iPad Pro da 10,5 pollici

 

La corsa nel mondo degli speaker intelligenti

Con un netto ritardo rispetto a competitor come Amazon e Google, Apple ha svelato il nuovo hub domestico con Siri integrato, che promette di diventare il centro di controllo di tutti i dispositivi connessi della casa. Si chiama Homepod e, come detto, non è affatto una novità in questo segmento di mercato, aperto di fatto anni fa da Amazon con Alexa e i device della famiglia Echo. Ma Apple, seguendo la propria filosofia (e la propria boria), ha sottolineato di aver fatto di meglio.

Si sprecano quindi termini come “rivoluzionario”, per un altoparlante wireless che è progettato per funzionare in stretta sinergia con il servizio Apple Music, con 40 milioni di brani pronti da acquistare. È forte la vocazione “musicofila” di questo speaker intelligente, attivabile con il classico comando vocale “Hey Siri”: l’assistente digitale “impara” i gusti dell’utente e lo aiuta a scoprire nuovi artisti e brani.

Homepod integra un woofer e sette tweeter beamforming per i suoni ad alta frequenza. L’obiettivo della Mela è dichiarato: “Abbiamo reinventato la musica portatile con iPod e ora reinventeremo il modo in cui ascoltiamo la musica in casa con Homepod”, ha spiegato Schiller. I sei microfoni dovrebbero consentire un controllo vocale perfetto, diminuendo il rischio che Siri interpreti male i comandi. Alto poco meno di 18 centimetri, il dispositivo permette di effettuare ricerche nella libreria, di reperire informazioni sugli artisti e di creare playlist personalizzate.

 

L'Apple Homepod

 

Ma, pur essendo predominante, l’ambito musicale non è l’unica direzione in cui si muove il device. È possibile, come accade per i prodotti concorrenti, ricevere aggiornamenti su notizie, sport e meteo, fissare appuntamenti sul calendario, controllare gli oggetti domestici connessi (anche da remoto). La tecnologia di rilevamento automatico consente infine al dispositivo di capire in che angolo della casa è stato posizionato e, avvicinando l’iPhone all’Homepod, si avvierà in automatico la riproduzione del brano.

Il riconoscimento dell’utente tramite “Hey Siri” avverrà in locale sul device e, solo in un secondo momento, i dati saranno inviati ai server di Apple e crittografate. Lo speaker arriverà a dicembre in Australia, Regno Unito e Stati Unito nei colori bianco e grigio siderale. Il prezzo suggerito? 349 dollari, decisamente maggiore rispetto a quello delle soluzioni concorrenti. Il prodotto è compatibile con iPhone 5 e modelli successivi, che dovranno avere installato il nuovo iOs 11.

 

ARTICOLI CORRELATI