11/03/2011 di Redazione

IBM svela le carte: utili raddoppiati entro il 2015

Nel business plan di IBM fino al 2015 figurano acquisizioni per 20 milioni di dollari, riacquisto di azioni per 70 milioni di dollari ed espansione nei Paesi emergenti. Non mancano piani d'azione focalizzati sul cloud computing e sullo smart planet.

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IBM ha confermato ufficialmente il suo business plan fino al 2015, che comprende la pianificazione dell'avvicendamento al vertice della società, le strategie che l'azienda intende adottare contro i concorrenti, in primis HP, e acquisizioni per 20 miliardi di dollari. Ben Reitzes, analista di Barclays Capital, appoggia le scelte di focalizzare l'attenzione sui mercati emergenti, di spingere il cloud computing (IBM progetta il cloud computing della NATO) e i data center di ultima generazione e di concentrarsi sullo smarter planet (IBM è attenta all'ecologia, premiata dalla UE).

Reitzes ha evidenziato come IBM sia sulla strada giusta verso il raggiungimento dei suoi obiettivi, in particolare di quelli atti a contrastare HP. Sam Palmisano, chief executive officer e presidente di IBM, e Mark Loughridge, chief financial officer della società, hanno confermato che IBM riuscirà a centrare l'obiettivo di raggiungere i 20 dollari di utile per azione entro la fine del 2015, e che alla fine del 2011 sarà rispettata la proiezione del raggiungimento di almeno 13 dollari per azione, attraverso una combinazione di taglio dei costi, riacquisto di azioni proprie, crescita e acquisizioni.

Per quanto riguarda la chiacchierata pianificazione di avvicendamento al vertice, è vero che Palmisano potrebbe andare in pensione quest'anno in virtù dei suoi 60 anni, e oltre tutto nello stesso anno in cui cade il centenario di IBM, se si prende il 16 giugno 1911 come data di fondazione per quella che ai tempi si chiamava Tabulating computer e Recording Company. Il 14 febbraio 1924 l'azienda è stata rinominata International Business Machines (IBM) come la conosciamo oggi. sembra però poco probabile che il CEO di IBM ceda la poltrona: è ancora in forma e determinato, e potrebbe portare avanti la società per altri 5 o addirittura 10 anni.

La ripartizione del portafolio IBM - clicca per ingrandire

IBM prevede di aumentare i ricavi del 5% anno su anno dal 2010 al 2015, facendo incrementare il valore delle azioni di 3 dollari all'anno (Ibm registra un buon trimestre, e le azioni salgono). Una delle voci di crescita del fatturato è attribuibile al favorevole mix dei ricavi (che contribuiscono per circa 0,70 dollari per azione), e delle acquisizioni, che dovrebbero contribuire per 0,90 dollari per azione. Per quanto riguarda la capacità di IBM di trarre vantaggio dai ricavi operativi, invece, ci si aspetta un contributo per 0,75 centesimi di dollaro. 

IBM aveva in passato dichiarato che sarebbe possibile portare la crescita dei ricavi fino al 5 per cento nel 2015, mediante un piano accurato di strategie di crescita. In particolare, le acquisizioni potrebbero portare a una crescita del fatturato di 20 miliardi di dollari entro il 2015.

La roadmap IBM - clicca per ingrandire

Palmisano ha dichiarato che "Abbiamo stabilito un altro anno record in un ambiente difficile. So che il nostro andamento sta diventando noioso: record, record, record". E ha criticato gli analisti di Wall Street presenti, che non volevano credere che IBM potesse far crescere ancora i profitti e l'EPS come ha fatto nei dieci anni precedenti. Invece il cash flow è aumentato dai 6,7 miliardi di dollari nel 2000 a 16,3 miliardi di dollari nel 2010, e l'EPS è quasi triplicato, da 3,88 dollari a 11,52 dollari.

Ciò che IBM ha fatto, come tutti sappiamo, è liberarsi delle divisioni che producevano computer, hard disk e stampanti di fascia alta, ricavandone "una certa quantità di entrate". Per fare soldi IBM ha quindi implementato un nuovo portafoglio che genera margini molto più alti di quello del business dell'hardware di largo consumo", ha affermato Palmisano.

Ecco il motivo per il quale IBM è passata dall'essere un'azienda produttrice di computer a una che risolve i problemi (IBM LotusLive, ora è uno strumento per venditori), motivo per cui è sempre più difficile parlare di Big Blue come un fornitore IT. Forse il nome migliore per l'azienda è proprio International Business Manager, perché a IBM in realtà non importa molto delle macchine se non quanto dei sistemi di storage e del software che eseguono. IBM ha quindi comprato servizi e società di software con i soldi ricavati dalla vendita delle divisioni hardware e ha costruito la sua esperienza in specifici settori e ambiti di ricerca e, al tempo stesso ha continuato a investire nei propri sistemi core (Supercomputer IBM: 10 PetaFLOP per l'ambiente).

Sam Palmisano, CEO di IBM - clicca per ingrandire

Dalla fine del 2000, IBM ha speso 70 miliardi di dollari in acquisizioni (16 miliardi di dollari solo per comprare 50 aziende), 58 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, e 107 miliardi di dollari per riacquistare azioni e dividendi.

IBM pensa di poter creare altri 100 miliardi di dollari in cash flow nei prossimi cinque anni (quasi quanto ha fatto nel decennio precedente). Il denaro sarà poi investito con le stesse logiche usate finora: IBM pianifica di spendere altri 20 miliardi di dollari in acquisizioni e 70 miliardi di dollari nel riacquisto di azioni e dividendi. Il piano di IBM, ha affermato Palmisano, è di raddoppiare gli utili nel suo Software Group per arrivare infine al punto in cui i mercati in crescita (le prime 20 economie al mondo classificate in base al prodotto interno lordo) contribuiscano per circa il 30 per cento dei ricavi complessivi. Fra i mercati in questione Palmisano annovera Brasile, Russia, India e Cina, che dovrebbero contribuire per circa il 50 per cento di crescita del fatturato globale di IBM da qui al 2015.

Passando in rassegna le altre voci del business plan di IBM, infine, il cloud computing (IBM spiega il cloud computing di alto livello) genererà un giro d'affari di 7 miliardi di dollari. Il comparto che include i progetti Next Generation Data Center e Cloud Computing, IBM prevede una crescita netta di 3 miliardi di dollari entro il 2015. Infine, per la divisione Business Analytics, IBM prevede una crescita di 16 miliardi di dollari entro il 2015.

Per quanto riguarda lo smarter planet (IBM Smarter Planet ha conquistato più di 2000 città), contribuire ad avere un pianeta più verde frutterà a IBM un bel po' di soldi. Gli investimenti di IBM porteranno a un sostanziale incremento dei guadagni dovuto alle forniture sistemi per la mobilità, reti idriche e gestione energetica. Al momento l'azienda sta lavorando contemporaneamente a 2.133 progetti, di cui buona parte riguardano i Paesi emergenti. Per il progetto Smarter Planet, IBM prevede di raggiungere un fatturato di 10 miliardi dollari entro il 2015.

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