19/07/2011 di Redazione

Il cloud secondo Dell: integrazione e risparmio

Dell ha illustrato le prospettive e i vantaggi del passaggio al cloud, con un approccio conservativo per le aziende che hanno un patrimonio hardware e software da sfruttare ancora, e per quelle, invece, che partono da zero. Ecco di cosa si tratta.

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Adesso è il momento di passare al cloud computing. Lo sostiene Dell, che descrive la nuvola come un'esigenza scaturita dalla combinazione fra la mobilità e la connettività di cui oggi disponiamo, che allo stato attuale della tecnologia può fornire sia alle aziende sia ai singoli utenti servizi che prima erano esclusiva di poche grandissime realtà lavorative.

Il cloud è il futuro, anzi, secondo Michael Dell è lo "Yes, Now" Computing: un mezzo che trasforma l'IT in qualcosa di efficiente, rivoluzionando i data center, le architetture di rete e i mainframe vecchio stampo a favore di una maggiore flessibilità, in quanto elimina la complessità dell'hardware e il concetto di infrastruttura.

Cosa ci aspetta con il passaggio al cloud è chiaro nei progetti di Dell: la situazione attuale è una ripartizione più o meno equa fra la dotazione tradizionale di computer e la virtualizzazione, che andrà progressivamente a evolversi in una graduale diminuzione delle infrastrutture, a favore del cloud privato e di quello pubblico, in cui le aziende forniranno servizi sia al personale interno sia agli utenti esterni.

L'evoluzione verso il cloud secondo Dell

La politica di Dell non prevede il passaggio repentino per due motivi: innanzi tutto sottolinea che il cloud non è la soluzione di tutti i problemi, in secondo luogo comporta una serie di cambiamenti da effettuare, indicativamente nel giro di 3-5 anni, per arrivare a ottenere i benefici di questa nuova tecnologia, senza spese eccessive. Per questo motivo l'azienda propone due approcci separati e differenti per i clienti: quello graduale per le aziende che hanno già un'infrastruttura, e quello diretto solo per chi è all'esordio o per chi apre una nuova attività da affiancare a quelle già esistenti.

Partendo dal primo caso, Dell tiene conto del patrimonio hardware e software in dotazione, che ha un valore consistente e che non deve necessariamente essere gettato al vento. Anzi: seguendo un percorso di evoluzione graduale è possibile valorizzare quello che già c'è e beneficiare comunque dei vantaggi della nuvola

Il passaggio al cloud condotto in Dell: un esempio

Un cammino simile è quello che è stato eseguito internamente a Dell, dove in passato l'80 percento delle spese era dovuto alla manutenzione dei sistemi in essere e agli aggiornamenti necessari, mentre solo il 20 percento era investito in nuove tecnologie. Ora la ripartizione è equa, grazie a quattro step fondamentali: la standardizzazione graduale dei sistemi, che ha ridotto del 66 percento il numero delle applicazioni in uso, la semplificazione della dotazione e la conseguente automazione, quindi il cloud.

In sostanza, il cloud non è secondo Dell una soluzione che va a sostituire la dotazione precedente, ma si affianca a questa e la integra, in modo da ottimizzare costi e benefici. Oltre alle soluzioni hardware, come i prodotti della serie Power Edge, a questo proposito Dell sottolinea l'importanza dei servizi e del supporto alle aziende, in modo da individuare la soluzione che apporti il miglior rapporto costi/benefici.

L'offerta Vstart di Dell

In quest'ambito un'idea interessante è quella del VIS (Virtual Integrated System), che consente di riutilizzare server e storage che sono già in possesso delle aziende: i sistemi operativi vengono virtualizzati per poter essere sganciati dall'hardware ed essere abbinati ai sistemi in modo flessibile in funzione delle necessità. I server vengono deputati solo al ruolo di oggetti che forniscono potenza di elaborazione, mentre i software vengono virtualizzati mediante applicazioni VMware, Microsoft e Citrix (Con Cloud.com Citrix lancia la sfida a VMware) in modo da poter funzionare sia in ambiente fisico sia in quello virtuale.

Per chi parte da zero, invece, l'approccio al cloud può essere più diretto, con una infrastruttura hardware e software già pronta per la nuvola, come l'offerta integrata che il produttore propone con vS100 e vS200, che fornisce pacchetti completi di macchine virtuali, storage e servizi.

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