02/11/2016 di Redazione

Il “flusso” automatico di Microsoft sfida If This Then That

Disponibile al pubblico Flow, soluzione di Redmond che permette di creare catene di istruzioni condizionali per collegare 58 applicazioni e piattaforme diverse tra loro, tra cui il mondo Office 365 e social network come Facebook e Twitter. Il servizio è g

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“Lavorare meno, con maggiore produttività”. È questo lo slogan di Microsoft Flow, strumento realizzato dall’azienda di Redmond per collegare vari servizi o applicazioni Web in una catena di eventi ordinata e basata su connettivi logici, portando così a un output decisamente più utile per l’utente. Tutto ovviamente in automatico. La soluzione, che ricalca quanto fatto dalla piattaforma If This Then That (Ifttt), era stata presentata in beta per ad aprile ma ora è disponibile al pubblico. Il parco di applicazioni compatibili con Flow è molto ricco. Si va dai prodotti di casa più noti, tra cui Office 365, Onedrive, Outlook e Sharepoint, per arrivare a Twitter, Dropbox, Google Calendar, Facebook, Slack, Instagram, Sql e molto altro. In totale, ad oggi Flow è compatibile con ben 58 servizi.

Microsoft ha già messo a disposizione su questo sito una serie di combinazioni pronte all’uso, utili per le funzioni più disparate: raccolta dati, email, eventi e calendari, produttività, social media e così via. Tra le “ricette” (template) più popolari si trovano per esempio le notifiche push quando vengono pubblicati aggiornamenti sul blog di Flow. Oppure il travaso di dati tra il calendario di Google e quello di Office 365.

Tutti i flussi possono essere poi modificati a piacimento, aggiungendo altri servizi in coda o in testa o inserendo condizioni specifiche, in grado di “innescare” le combinazioni. È anche possibile collegare i dati archiviati in locale con quelli residenti in cloud. Per salvaguardare la sicurezza, Microsoft ha aggiunto delle barriere che impediscono il contatto tra informazioni sensibili per l’azienda e quelle presenti in servizi non business.

 

Alcuni esempi di istruzioni condizionali eseguibili con Microsoft Flow

 

Flow è utilizzabile tramite console Web oppure grazie alle applicazioni specifiche per Android e iOs. La piattaforma è disponibile gratuitamente fino a 750 esecuzioni al mese. Dopodiché è possibile scegliere abbonamenti che variano dai 5 ai 15 dollari per utente al mese, ma solo se si possiede un account business. Nel caso del servizio gratuito non serve invece alcuna registrazione.

Microsoft dispone anche di un’altra soluzione, chiamata Conditional Action Programmer (Cap), che permette di automatizzare combinazioni di task tra app e piattaforme diverse, scrivendo però le istruzioni in linguaggio naturale. La peculiarità di Cap è proprio questa: comunicare con il servizio scrivendo parole utilizzate quotidianamente. Il progetto dovrebbe poi migliorare le proprie capacità di comprensione grazie agli algoritmi di machine learning.

 

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