15/07/2016 di Redazione

La catena di comandi di Microsoft capisce la nostra lingua

L’azienda ha svelato Conditional Action Programmer (Cap), servizio che permette di automatizzare combinazioni di task tra app e piattaforme diverse, scrivendo le istruzioni in linguaggio naturale. La soluzione dovrebbe migliorare le proprie capacità di co

immagine.jpg

Utilizzare il linguaggio naturale, e non il codice, per creare combinazioni di azioni ripetitive tra applicazioni diverse. È questa l’idea che si cela dietro il nuovo progetto di Microsoft, chiamato Conditional Action Programmer (Cap), che ricorda molto da vicino quanto già offerto da servizi come If this then that (Ifttt). L’iniziativa, sviluppata dal team Technology and Research del colosso di Redmond, è al momento disponibile sotto forma di applicazione Android e via Web ed è basata sulle classiche istruzioni condizionali “se” e “allora”. Fin qui niente di nuovo, perché oltre al noto Ifttt esistono altri servizi di questo genere, come Zapier e Flow della stessa Microsoft. La peculiarità di Cap è però un’altra: come detto, è basato sul linguaggio naturale.

Questo significa che, una volta fatta l’iscrizione, è possibile creare nuovi task automatici semplicemente scrivendo in un form frasi come “Avvisami via messaggio ogni volto che vengo taggato in una foto”. Al momento è possibile collegare piattaforme e servizi diversi come meteo, email, calendari, Facebook, feed Rss, Onedrive for Business, Pocket, Sms e altro.

Essendo basato sul linguaggio umano, e quindi sulla capacità degli algoritmi di imparare ad analizzare l’idioma delle persone, Cap deve ancora essere perfezionato. E la sua capacità di “allenamento” sarà direttamente proporzionale ai tassi di utilizzo: più utenti sfrutteranno la piattaforma, più essa sarà in grado di affinare le proprie capacità di comprensione e di crescere.

 

I servizi collegabili con Conditional Action Programmer di Microsoft

 

“Abbiamo bisogno di voi per continuare a migliorare l’analisi del linguaggio naturale”, ha scritto Microsoft sul sito del progetto. “Potete aiutarci e beneficiare del completamente automatico dei task allo stesso tempo, semplicemente utilizzando Cap”. L’intelligenza artificiale e alcune sue branche come il machine learning stanno vivendo un momento d’oro, in quanto le aziende hanno ormai capito che i dati sono un elemento fondamentale per perfezionare il proprio business, oltre che per offrire servizi sempre migliori ai clienti.

Tutti i principali colossi tecnologici hanno progetti attivi in questo campo ormai da tempo. A marzo, per esempio, Google ha svelato la prima versione di Cloud Machine Learning, che permette a data scientist e sviluppatori di costruire una nuova tipologia di “applicazioni intelligenti” sul cloud. Qualche giorno fa, invece, eBay ha rilevato la startup israeliana SalesPredict, che ha realizzato una tecnologia di apprendimento automatico per il mercato dell’e-commerce.

 

ARTICOLI CORRELATI