18/11/2014 di Redazione

Il mobile non si regge in piedi da solo, Intel lo unirà al Pc

Entro il prossimo anno l’azienda fonderà in un'unica divisione due rami di business finora distinti, quello dei processori per Pc e quello dei modelli destinati a tablet e smartphone. I sussidi ai produttori di tavolette Android si sono rivelati un prezzo

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Non sempre il divide et impera è un principio valido per le aziende alle prese con difficoltà di business. Intel ha deciso di fondere in un’unica divisione le attività riguardandi i processori per Pc e i prodotti per tablet e smartphone. L’operazione sarà completata entro il prossimo anno, secondo quanto dichiarato dal portavoce dell’azienda Chuck Mulloy: “I confini fra Pc, tablet, phable e telefoni sono stempre più sfumati”, ha commentato. L’idea alla base della riunificazione delle due unità di business è anche quella di “ottenere efficienza, così da poterci muovere più velocemente”, ha specificato Mulloy.

Più prosaicamente, Intel st anche cercando di ammortizzare le perdite riportate nella divisione mobile, il cui fatturato del terzo trimestre 2014 è calato a 1 milione di dollari dai 353 milioni di un anno prima. Nel corso dell’intero 2013, invece, la compagnia di Santa Clara ha subito perdite pari a 3 miliardi di dollari nell’area mobile, mentre per quest’anno la stima è di un rosso da 4 miliardi di dollari.

 

Intel in cifre: bene Pc e data center, male i chip per il mobile

 

Parte della responsabilità va alle spese affrontate da Intel sotto forma di sussidi ai produttori di tablet Android che scelgano i suoi prodotti: politica efficace nel far concorrenza ad Arm, ma anche troppo dispendiosa se si pensa (il calcolo è di Bernstein Research) che in media per ciascuna tavoletta prodotta Intel contribuisce con 51 dollari. Da qui la decisione, comunicata pochi giorni fa, di interrompere l'erogazione dei sussidi.

La nuova unità di business sarà guidata da Kirk Skaugen, già dirigente della divisione dei chip per Pc, mentre l’attuale responsabile dell’area mobile, Hermann Eul, otterrà un nuovo – non meglio specificato – incarico dopo la fase di transizione verso il nuovo assetto, cioè entro i primi tre mesi del 2105.

Mentre in questi mesi colossi come Ibm (con la cessione della divisione dei server x86 a Lenovo), Hp e Symantec (per entrambe, con la programmata scissione in sue società) o Alcatel-Lucent (con la vendita della divisione Enterprise, ora azienda a sé stante e controllata da una società d’investimenti cinese) hanno scelto la via della frammentazione, Intel punta invece a tenersi in casa tutti i rami di business, anche quelli meno profittevoli. D'altra parte, al mobile non si può certo rinunciare.

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