22/08/2011 di Redazione

Il TouchPad fa perdere 100 milioni di dollari ad HP

Hp mette in svendita il TouchPad a meno di due mesi dall'esordio: le vendite sono deludenti, ma secondo gli analisti è solo una scusa per uscire in fretta e furia dall'affollato mercato dei tablet. Intanto le azioni continuano a perdere valore.

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Lo spinoff della divisione Pc di HP (Hp pensa allo spin off della divisione pc. Copiando Ibm), a freddo, si sta delineando come una mossa molto costosa, forse più delle perdite che l'azienda sta affrontando. L'intenzione del Ceo Leo Apotheker voleva essere quella di ridare fiato a ricavi e utili.

In realtà gli analisti hanno iniziato a monetizzare le conseguenze di questa mossa e hanno già dato il primo responso: le mancate vendite dei TouchPad si tradurrebbero in un costo di 0,05 dollari per azione, per un totale che supererebbe i 103 milioni di dollari.

Leo Apotheker, Ceo di HP

Il tablet in vendita ufficialmente da giugno ha evidentemente deluso l'amministratore delegato di HP, che forse si aspettava un successo esplosivo come quello dell'iPad di Apple. Il tempo a disposizione per le vendite è stato davvero poco, soprattutto se si considera che il TouchPad è stato in prima battuta indirizzato alle aziende (Il TouchPad è meglio dell'iPad, in ufficio?), ma Apotheker non sembra intenzionato a temporeggiare o a dare una seconda chance al suo tablet.

L'ultima notizia a riguardo è che per liberarsi delle scorte di TouchPad invenduti sarebbero all'avvio offerte promozionali che non si possono rifiutare, con il modello da 16 GB in vendita a 99 dollari e quello da 32 GB a 149 dollari. L'offerta straordinaria di HP cambia sicuramente le carte in tavola: se per 500 dollari acquistare un TouchPad era sconsigliabile, per 300 dollari sarebbe stata un'opzione da prendere in considerazione, mentre per 99 dollari è un affare da non perdere.

Secondo gli esperti questo comportamento avventato da parte dell'azienda è un chiaro segnale della mancanza di una solida strategia mobile: le vendite basse sarebbero quindi solo una scusa per uscire in fretta e furia dall'agguerrito mercato tablet, dopo un tentativo poco convinto e supportato da scarse risorse finanziarie. Gli analisti ammoniscono: all'ammanco di denaro bisogna aggiungere il danno arrecato alla immagine del marchio HP agli occhi dei clienti che hanno acquistato i prodotti dell'azienda negli ultimi mesi.

HP TouchPad

Il mercato finanziario non ha gradito la nuova idea di Apotheker, la cui credibilità come amministratore delegato sembra in calo di pari passo con il valore delle azioni. A Wall Street il piano di Apotheker di trasformare HP in un clone di SAP (da cui Apotheker proviene) non appare per nulla astuto, ecco perché le azioni di Hp venerdì sono scese a Wall Street quasi del 20 percento, spazzando via 16 miliardi dollari di valore in un giorno. Sempre secondo gli analisti, dallo scorso novembre l'azienda ha perso quasi il 44 per cento del suo valore.

Considerato che sarà necessario almeno un anno per chiudere l'accordo sulla vendita delle divisioni hardware, secondo gli analisti HP ha davanti a sé 12 mesi di ristagno, in cui i clienti non compreranno prodotti HP per paura di non ricevere più supporto e aggiornamenti nel giro di pochi mesi. Proprio per questo motivo Toni Sacconaghi, analista di Sanford Bernstein, ha dichiarato all'agenzia Reuters che se i risultati di Hp non miglioreranno l'azienda dovrà presto ristrutturare il proprio portafoglio o sostituire la propria leadership.

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