Non c’è pace per i dipendenti di Microsoft. Secondo il New York Times, la casa di Redmond sarebbe pronta ad annunciare già oggi nuovi licenziamenti, che si aggiungerebbero quindi ai 18mila esuberi pianificati nel 2014. Per il quotidiano statunitense, non potranno rimanere tranquilli nemmeno gli addetti della divisione hardware, che include anche il comparto smartphone rilevato nel 2013 da Nokia per 7,2 miliardi di dollari. Alla fine di marzo, Microsoft poteva contare su una forza lavoro pari a 118mila unità a livello globale. In alcuni settori societari poco fruttiferi, tirava già da qualche tempo un’aria particolarmente pesante. Satya Nadella, Ceo del colosso a stelle e strisce, aveva approfittato della partenza di alcuni nomi davvero pesanti nel top management – Stephen Elop su tutti – per comunicare l’intenzione dell’azienda di assumere nuove persone, ma anche di riorganizzare le unità caratterizzate da una scarsa rendita.
Un annuncio che sapeva di licenziamenti. Non è comunque un segreto che nel mirino ci sia, tra le altre cose, proprio la divisione acquistata da Nokia. Un’operazione costata un occhio della testa, che finora ha portato risultati ben sotto le aspettative. Microsoft si è trovata a fare i conti con una concorrenza agguerrita e non è riuscita a scalfire le quote di mercato detenute dai due competitor principali, Samsung e Apple, nemmeno quindi a livello di sistema operativo, che continua a registrare lo strapotere di Android e iOs.
La casa di Redmond sta puntando molto, come alternativa, al lancio di Windows 10, che farà la sua comparsa ufficiale il prossimo 29 luglio. Un’attesa che si protrae da mesi, che Microsoft ha saputo creare in modo intelligente rilasciando praticamente ogni giorno indiscrezioni, build e novità legate allo sviluppo dell’ecosistema più diffuso e utilizzato al mondo.