20/12/2016 di Redazione

La Germania vuole multare Facebook per le notizie false

Il ministro della Giustizia tedesco, il socialdemocratico Heiko Maas, lavorerà con i parlamentari centristi a una legge per cercare di limitare il problema delle bufale sul social media. L’azienda potrebbe rischiare fino a 500mila euro di multa se non rim

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Capita abbastanza di frequente che Facebook e la Germania non vadano d’accordo su alcuni temi. Dopo l’indagine sul trattamento dei dati personali da parte del social network e il blocco allo scambio di informazioni tra la creatura di Mark Zuckerberg e Whatsapp, è arrivata ora la proposta di Heiko Maas: personaggio che ai più potrebbe sfuggire, ma che in Germania riveste il ruolo di ministro della Giustizia. Il responsabile socialdemocratico (Spd) del dicastero ha pensato a un modo per accelerare la rimozione delle notizie false che circolano imperterrite su Facebook: multare l’azienda con 500mila euro nei casi in cui le bufale non vengano rimosse entro 24 ore dalla segnalazione. Il problema è reale ed è montato soprattutto nel corso dell’agguerrita campagna per le elezioni presidenziali statunitensi.

Per cercare di limitare i danni, pochi giorni fa il gruppo californiano ha varato un nuovo strumento di fact checking, con l’aiuto di organizzazioni esterne specializzate in questi compiti. Tra i principali nomi Snopes, Abc News, Associated Press, FactCheck.org e Politifact. Gli utenti possono segnalare notizie sospette e, in caso di riscontro positivo, il contenuto viene contrassegnato con il classico segnale di pericolo (triangolo con punto esclamativo) e comparirà con minore frequenza nel News Feed.

Tornando alla Germania, va segnalata anche la richiesta di Thomas Oppermann, capogruppo socialdemocratico al Bundestag (Parlamento), di aprire una sede di Facebook nel Paese per consentire agli iscritti di avanzare reclami 24 ore su 24. La possibilità che il legislatore preveda un’ammenda per il social network è alta, perché la Spd ha annunciato che si metterà al lavoro con la Cdu, partito della cancelliera Angela Merkel, già dopo la pausa natalizia.

 

 

Ma sul tavolo non c’è soltanto l’ipotesi di una multa. Chi diffama volontariamente un personaggio pubblico sui social media potrebbe rischiare fino a cinque anni di carcere. “Chiunque tenterà di manipolare il dibattito pubblico con le bugie saprà il rischio che corre”, ha spiegato Maas. L’obiettivo del Bundestag è forse quello di normalizzare il più possibile la situazione, in vista delle elezioni del prossimo anno.

Angela Merkel correrà per il quarto mandato e, considerata anche la difficile situazione internazionale, la strada è più in salita rispetto al passato. La diffusione di notizie false complicherebbe ulteriormente il quadro. Ma è forte anche a livello europeo il bisogno di trovare una soluzione, tanto che lo stesso presidente uscente del Parlamento Ue, Martin Schulz, ha proposto di legiferare al più presto in materia.

 

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