06/04/2010 di Redazione

Microsoft lascia Itanium al suo destino

Il costruttore ha deciso di non sviluppare più le versioni 64 bit per la piattaforma Risc di Intel-HP: bastano i nuovi chip x86 d'Intel e AMD

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La piattaforma Risc a 64 bit Itanium di Intel-HP non sarà più supportata da Microsoft.

Dan Reger, senior Technical product manager, con molta nostalgia (ricorda quando si occupava dei processori Alpha) annuncia in un post del Windows Server Division WebLog che anche Itanium se ne va.


Nel senso che Microsoft continuerà a supportare le applicazioni rilasciate finora per l'ambiente Itanium a 64 bit, compresi i recenti 9300 dal nome in codice Tukwila. Vale a dire che per i prossimi tre anni Windows Server 2008 for Itanium sarà manutenuto e supportato fino al 2018. Poi basta. 


Perché? Il motivo è semplice: le piattaforme x86 (32 e 64 bit) presentate sia da Intel sia da AMD recentemente mostrano di essere del tutto sufficienti anche per le applicazioni mission critical finora appannaggio dei grossi sistemi Itanium. 

Il die di Itanium Tukwila

 


Con gli 8 core Nehalem-EX, ovvero gli Intel Xeon 7500, oppure con gli 8 o 12 core degli Opteron 6100, insomma, ce n'è abbastanza per soddisfare ogni tipologia di applicazione. Soprattutto grazie allo sviluppo di "nodi" di calcolo sempre maggiori, con sistemi che hanno 64 o 96 core e che in prossimo futuro arriveranno ai 256 (Intel) o anche il doppio con AMD.


Dopo lunga e penoso incedere, dunque, anche l'ultima architettura Risc si avvia al definitivo pensionamento. Il Cisc ha vinto su (quasi) tutta la linea.

 

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