01/06/2011 di Redazione

Microsoft mette i paletti sui tablet, Acer non ci sta

Il numero uno della casa taiwanese, Jt Wang, risponde in modo critico alle indiscrezioni che vedrebbero Microsoft imporre restrizioni nell’uso del suo nuovo sistema operativo sui pc a tavoletta: “cerca di controllare l’intero processo produttivo dei table

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Tutto nasce dalle indiscrezioni, circolate in Rete ma soprattutto negli ambienti che contano dell’industria del computing, che vedrebbero Microsoft mettere dei paletti all’uso prossimo venturo del suo nuovo sistema operativo Windows a bordo dei tablet.

Il fine di questa mossa è il seguente: ridurre inizialmente lo sviluppo dei nuovi prodotti a pochi modelli, ottimizzare i test delle tavolette basate sul nuovo software e azzerare i rischi di diversificati problemi e malfunzionamenti tecnici (che per esempio hanno caratterizzato in negativo l’avvento di Vista) e di eccessive lungaggini per il “time to market”.

Windows 8 arriverà nel 2012: la versione per tablet è già al centro di polemiche


Due le ipotesi emerse, fra loro complementari. La prima: “imporre” ai produttori di chip (Intel, AMD, Nvidia, Qualcomm e Texas Instruments) di lavorare con non più di un’azienda di computer, riconoscendo ad entrambi degli incentivi per seguire tale policy (se così fosse ARM o Intel dovrebbero sviluppare i propri processori per un solo modello di tablet). La seconda: Microsoft punta al controllo totale della dotazione hardware dei nuovi pc a tavoletta per mettersi al riparo da malfunzionamenti e bug e verificare direttamente la compatibilità della stessa con la nuova interfaccia touchscreen di Windows 8.

A tali paletti, che di fatto limiterebbero fortemente lo sviluppo di un’ampia varietà di tavolette Windows (ed è proprio questo che Microsoft vuole evitare per accelerare i tempi di rilascio dei nuovi prodotti), ha subito risposto Acer. Il nuovo Ceo e Chairman J.T. Wang, parlando ai giornalisti  al Computex, ha fatto chiaramente capire che le restrizioni pensate da Microsoft sono fastidiose nell’economia dei processi di produzione dei tablet, su cui Redmond vorrebbe esercitare pieno controllo.

Il numero uno di Acer non è andato nel merito delle restrizioni e la questione rimane aperta rispetto a due possibili sviluppi: Microsoft rivedrà parzialmente le sue intenzioni e adotterà un approccio elastico simile a quello tenuto con Windows 7 oppure, ed è l’eventualità che Acer & Co. confidano non si verifichi, la società di Redmond perseguirà la stessa linea seguita per Windows Phone 7, concretizzatasi (per i produttori di chip e telefonini) con una lista blindata di componenti da inserire per forza.

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