20/04/2011 di Redazione

Samsung: dischi a Seagate, contro causa ad Apple

La casa coreana formalizza la cessione della divisione degli hard disk drive a Seagate per 1,3 miliardi di dollari e il settore va sempre più verso il duopolio. E intanto risponde alla denuncia di Cupertino: violati brevetti sul Wi-Fi.

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Dopo i rumors dei giorni scorsi, l’annuncio è arrivato anche se manca ancora la definitiva ufficialità dell’operazione, che stando a quanto riportato due giorni fa dal Wall Street Journal dovrebbe perfezionarsi entro la fine del 2011. Seagate Technology e Samsung Electronics hanno quindi trovato l’accordo per la divisione degli hard disk drive di quest’ultima (in rosso nel 2010 per 100 milioni di dollari secondo alcune stime), che passa di mano per 1,375 miliardi di dollari, per metà in azioni (equivalenti al 9,6% del capitale dell’azienda americana) e per metà in contanti.

Samsung cederà a Seagate la divisiione degli hard disk per 1,3 miliardi di dollari


Samsung diventa quindi il secondo maggior azionista di Seagate e avrà il diritto di collocare un proprio manager nel consiglio di amministrazione della compagnia. Ma non finisce qui. Il chaebol coreano diventerà anche il principale fornitore di memorie NAND Flash di Seagate, componenti che questa impiegherà per i supporti SSD dedicati al settore enterprise, per gli hard disk ibridi e altri prodotti. L’operazione prevede infine la fornitura, da parte di Seagate, degli hard disk per i PC, i notebook e i dispositivi per l'elettronica di consumo di Samsung. Ciliegina sulla torta del deal, l’estensione degli accordi inerenti i brevetti in licenza e la collaborazione per sviluppare soluzioni di archiviazione dedicate al settore enterprise.

Dopo il botto da 4,3 miliardi di dollari fatto registrare da Western Digital con l’acquisizione della divisione storage di Hitachi, il matrimonio fra Samsung e Seagate potrebbe dare un’impronta molto netta al mercato degli hard disk, e cioè quello di un settore che si avvia a un duopolio che solo la presenza di Toshiba al momento sembra evitare che possa definirsi realmente tale.

Samsung, nel frattempo, ha fatto sapere attraverso i suoi portavoce che risponderà alla causa legale avviata da Apple relativa alla presunta violazione di brevetti e marchi per iPhone e iPad (copiati da Samsung per realizzare smartphone e tabblet) nei propri smartphone e tablet. Sebbene la casa di Cupertino sia un cliente molto importante in fatto di semiconduttori e display (Cupertino nel 2010 ha ordinato componenti per un valore di 5,7miliardi di dollari), la società coreana ha deciso di procedere e come si legge in una nota attiverà “le opportune misure giuridiche per proteggere la propria proprietà intellettuale” e più precisamente, secondo alcune indiscrezioni di agenzia, potrebbe citare Apple in tribunale per aver utilizzato illecitamente alcune tecnologie Wi-Fi protette da brevetti.

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