22/10/2012 di Redazione

Sony chiude un'altra fabbrica e taglia 2mila addetti

Il colosso giapponese porta avanti la riduzione dei costi con una forbice sul 6% dei dipendenti. Esuberi nella sede centrale di Tokyo, nella divisione Home Entertainment e nell'unità di produzione di Minokamo, in Giappone, dedicata alle lenti intercambiab

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Sony ha annunciato la chiusura della sua fabbrica di Minokamo, in Giappone, e il licenziamento di circa 2mila dipendenti, nell'ambito del piano di riduzione della forza lavoro globale del 6% entro marzo 2013.

Le due notizie non sono l'una la conseguenza dell'altra: la soppressione delle attività di Minokamo comporterà il licenziamento di 840 dipendenti. La sede di Tokyo sarà interessata da un taglio del 20% dei lavoratori, mentre un altro 20% sarà a carico della divisione Home Entertainment e Business Sound Group.

Il 20% dei tagli riguarderà il quartier generale di Tokyo

La fabbrica in via di dismissione a Minokamo si occupa della produzione di obiettivi intercambiabili, lenti e telefoni. Parte della produzione sarà dirottata verso altri centri produttivi, mentre sembra che alcuni componenti di telefoni saranno del tutto eliminati in seguito alla decisione di concentrarsi sulla produzione di smartphone di fascia alta.

Secondo quanto riferito da TechSpot la riduzione di personale porterà a un risparmio sui costi fissi annuali di circa 30 miliardi di yen (379 milioni di dollari) e non dovrebbe influenzare i risultati consolidati della società previsti per l'anno fiscale 2012. 

La ristrutturazione era stata decisa in seguito alla perdita di 5,7 miliardi di dollari registrata nel 2011, che verrà ricordato come il peggiore nei 66 anni di storia dell'azienda e come il quarto anno consecutivo in perdita.

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