C’è chi la definisce addirittura come una terza rivoluzione industriale. Forse non lo è ancora, ma le potenzialità per diventarlo la stampa 3D le ha tutte: attraversando moltissimi settori, dalla progettazione alla manifattura, il printing a tre dimensioni sta crescendo a doppia cifra, con un +37% di stampanti 3D vendute nel 2013 rispetto ai livelli dell’anno precedente. A questo tema il Csmt, il Centro Servizi Multisettoriale e Tecnologico di Brescia, dedica un evento ospitato nella sua sede di Via Branze 45, il 17 luglio. “3D printing. Verso il rinascimento della manifattura?” è il titolo del forum, che si aprirà alle ore 15 con un welcome coffee per poi chiudersi alle 18 con un aperitivo.
La partecipazione al forum è gratuita, previa registrazione sul sito del Csmt
Tra i due momenti di piacere si discuterà del
presente e del futuro della stampa 3D, analizzata sia dal punto di vista dell’offerta, sia dell’innovazione tecnologica, sia delle potenzialità di business. Si parte con un intervento di Andrea Bacchetti dell'Università di Brescia sul tema "La terza rivoluzione industriale", proseguendo con Luca Giorleo dell’Università di Brescia con una riflessione sull’evoluzione tecnologica delle stampanti ("Le tecnologie di oggi e di domani"). La parola passerà a Cristian Parmeggiani di
3DZ (un rivenditore autorizzato di 3D Systems) con una panoramica dell’offerta in cui verranno illusrati i modelli più adatti ai diversi contesti d’uso.
Gli ultimi due interventi sono dedicati alle testimonianze aziendali, quelle di Biticino (sul palco salirà Barbara Bombelli) e di
Sef Srl (Federico Ferroni), e in chiusura ci sarà tempo per un momento di dibattito. A coordinare gli interventi ci sarà Gianni Rusconi, giornalista de
Il Sole 24 Ore e di
Technopolis.
Lo scorso anno il volume d’affari della stampa 3D ha raggiunto i 3 miliardi di dollari, cifra che non è nulla rispetto al boom stimato nel prossimo decennio: si arriverà, da previsioni, a
550 miliardi di dollari di fatturato annuale nel 2025. Molto prima, cioè già entro i prossimi due anni, si arriverà a stampare in 3D il 40% dei componenti dell’industria manifatturiera considerata a livello globale.