11/05/2015 di Redazione

Windows 10 sarà sempre aggiornato e resterà senza eredi

Il sistema operativo atteso per l’estate sarà anche l’ultimo di Microsoft: invece di progettare un “Eleven”, l’azienda procederà con continui miglioramenti e trasformazioni graduali. Dicendo addio al Patch Tuesday. Gli utenti potranno decidere se ricevere

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Windows 10 sarà l’ultima versione di Windows sfornata dai laboratori di Redmond. La dichiarazione è arrivata dalla stessa Microsoft, dell’ingegnere e sviluppatori Jerry Nixon, ma non va travisata: il sistema operativo continuerà a prosperare ma non sarà sostituito da una release numero 11. Al contrario, verrà continuamente e gradualmente aggiornato, migliorando se stesso e trasformandosi nel tempo.

E gli update saranno davvero continui e frequenti, quotidiani o settimanali, o almeno saranno tali per gli utenti più desiderosi di riceverli; chi non voglia essere disturbato da notifiche e riavvii troppo frequenti potrà comunque scegliere di ricevere gli aggiornamenti in bundle a intervalli maggiori. Si potrà dunque scegliere se rientrare nel “fast ring” degli update continui o nello “slow ring” di quelli cadenzati.

Al di là di questa biforcazione, la nuova strategia concretizza l’espressione “Windows as a service”, circolata negli ambienti Microsoft da qualche tempo. La conseguenza più immediata sarà la migliore protezione da attacchi che sfruttano vulnerabilità software: come spiegato in conferenza stampa da Terry Myerson, executive vice president della divisione sistemi operativi, i correttivi verranno rilasciati non appena pronti e non più nell’appuntamento mensile del Patch Tuesday (il secondo martedì del mese).

 

“Tutti quanti sappiamo che la costa più importante da fare per mettere in sicurezza qualsiasi dispositivo e qualsiasi business è quella di utilizzare le ultime versioni del software, includendovi gli update più recenti”, ha dichiarato Myerson.

Una ulteriore conseguenza, ancorché ipotetica, della strategia di “Windows as a service” è il fatto che invece di dover acquistare ex novo una licenza per cambiare un sistema operativo ormai obsoleto (come accaduto lo scorso anno per chi utilizzava Windows Xp), i clienti di Microsoft potranno usufruire di aggiornamenti continui senza dover affrontare una nuova spesa dopo pochi anni. Si tratta, lo ripetiamo, di un’ipotesi plausibile ma non di una notizia ufficiale. Niente vieta, in ogni caso, ulteriori cambi di direzione in futuro da parte di un'azienda oggi certamente più dinamica e pronta a mettersi in discussione rispetto alla Microsoft di qualche anno fa.

 

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