07/05/2024 di Roberto Bonino

Il boom del lavoro ibrido apre la via del B2B per Logitech

Alla consolidata presenza nel mondo consumer, l’azienda ha affiancato un’offerta per le aziende improntata alla collaborazione e al personal workspace. La declinazione per il mercato italiano raccontata da Federico Pacetti, senior account manager videocollaboration.

Logitech_Sight_2 9x5.jpg

Non si è forse trasformata nella rivoluzione prevedibile qualche anno fa, ma l’affermazione del lavoro ibrido è un dato di fatto e uno standard per le aziende con sedi remote, progetti in partnership estese o programmi di gestione flessibile dell’organizzazione del personale. Ne hanno tratto giovamento, fra le altre, anche le aziende con una proposizione tecnologica per tradizione orientata alla produttività individuale e al consumatore, pronte a rispondere alle nuove esigenze di condivisione e collaborazione.

Del lotto fa certamente parte Logitech, forte di una presenza consolidata nell’accessoristica tecnologica a corredo dei personal computer, che ha aperto una divisione B2B, proprio per approfittare del trend legato allo sviluppo del lavoro ibrido: “L’attenzione al cliente, la qualità delle soluzioni proposte e la user experience sono per noi delle costanti”, spiega Federico Pacetti, senior account manager videocollaboration di Logitech. “Alle aziende offriamo una combinazione di hardware, software e servizi, che fa la differenza nell’attuale panorama competitivo”.

Federico Pacetti, senior account manager videocollaboration di Logitech

Federico Pacetti, senior account manager videocollaboration di Logitech

La strategia dell’azienda si basa su un portafoglio distinto fra prodotti per lo spazio di lavoro personale e per quello collaborativo. Nel primo lotto rientrano i dispositivi più noti, dai mouse alle tastiere, dalle webcam alle cuffie, fino alle docking station. A questo si aggiungono i software di settaggio e gestione tecnica. Il secondo gruppo include soluzioni di team workspace, con un occhio rivolto soprattutto alle videoconferenze, per agevolare la qualità della trasmissione e della visualizzazione dei partecipanti e sfruttare anche le potenzialità dell’intelligenza artificiale, in particolare con la tecnologia RIghtSense per automatizzare la sorgente dei suoni e gli spostamenti delle immagini per seguire le persone impegnate in una riunione e le loro interazioni. Anche qui, si aggiunge un corredo di software a supporto, a partire dall’ambiente CollabOs per tutte le impostazioni delle riunioni.

Secondo Pacetti, un elemento distintivo di Logitech risiede nell’offerta di servizi a complemento: “Possiamo gestire i dispositivi da remoto, occuparci della manutenzione e integrarci con le più comuni piattaforme di ticketing. Offriamo anche l’estensione di garanzia Select, che comporta un costo unificato per tutti gli apparati di sala e assicura una risposta entro un’ora in qualsiasi momento di ogni giornata”.

In questo modo, Logitech intende far evolvere la propria percezione di brand da scaffale per trovare maggior spazio nelle aziende, soprattutto di medie e grandi dimensioni, ma anche education e Pubblica Amministrazione. Nella stessa direzione, si sta evolvendo anche il canale e l’ecosistema di aziende con cui stringere partnership, a partire dai principali fornitori di piattaforme di collaborazione, come Microsoft, Zoom, Google e RingCentral: “Siamo una realtà che può supportare end-to-end le esigenze di collaborazione delle aziende e prestiamo molta attenzione anche al tema della sostenibilità, puntando sui materiali dei prodotti, incentivando gli upgrade e non le sostituzioni e attivando processi che ci porteranno a eliminare totalmente la Co2 entro il 2030”, conclude Pacetti.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI