06/05/2024 di Valentina Bernocco

Internet of Things, una crescita annunciata (ma con sfide da risolvere)

Secondo le stime di MarketsandMarkets, il valore mondiale dell’IoT arriverà a 1.378 miliardi di dollari nel 2029. Sicurezza e consumi energetici le sfide sul piatto.

L’Internet of Things continua a crescere, contando su una sempre maggiore diffusione di quelle reti 5G quasi essenziali per il suo funzionamento. Il mercato delle tecnologie e dei servizi passerà dai 945,6 miliardi di dollari di valore raggiunti quest’anno ai cira 1.378 miliardi previsti per il 2029, con un tasso composto di crescita annuale pari dal 7,8% in quest’arco di tempo: è la stima tracciata da MarketsandMarkets. La società di ricerca sottolinea, in questa curva ascendente, il ruolo della diffusione di reti e servizi 5G, che grazie alla maggiore larghezza di banda disponibile migliorano sia la velocità di esecuzione sia l’affidabilità degli oggetti e delle applicazioni IoT. 

Va detto che i numeri degli analisti non sono sempre concordi, perché cambia il perimetro dei prodotti e servizi inclusi nel calcolo di un certo mercato tecnologico. E la discrepanza a volte è notevole: Mordor Intelligence, per esempio, stima per il 2024 un valore di mercato di 1.170 miliardi di dollari circa e prevede per il 2029 circa 2.370 miliardi. La crescita Cagr nel periodo considerato è, in questo caso, intorno al 15%. Fortune Business Insight quantifica, invece, intorno a 714,5 miliardi di dollari il valore del mercato di quest’anno, e guarda più lontano nel tempo prevedendo per il 2032 addirittura il superamento dei 4.000 miliardi.

Nei prossimi gli ambiti d’adozione principali dell’IoT continueranno a essere il retail, l’industria, l’elettronica di consumo, l’agricoltura, l’automotive e i trasporti, attraverso tecnologie come il chipset e le reti mobili, ma anche etichette Rfid (Radio Frequency Identification), scanner di codici a barre, tablet, smartphone e Pc portatili. In particolare, gli analisti di MarketsandMarkets sottolineano le opportunità di innovazione nel mercato automobilistico, dove circuiti integrati, microprocessori e sensori IoT trovano spazio soprattutto nelle vetture elettriche e ibride, nei sistemi di infotainment e di guida assistita. Mordor Intelligence, invece, mette in luce l’attesa trasformazione del settore retail e il fatto che l’IoT consentirà di sopperire alla carenza di manodopera nell’industria manifatturiera. 

Dal punto di vista geografico, la regione più in crescita sarà l’Asia-Pacifico, che supererà gli altri due grandi mercati, Nord America ed Europa, in termini di valore movimentato. Qui, l’IoT troverà particolare slancio soprattutto nell’ambito sanitario.

Tra gli operatori leader di mercato spiccano i colossi dei semiconduttori Intel, Qualcomm e Texas Instruments, Stmicroeletronics, ma anche aziende di networking come Cisco e Hpe, un gigante dell’hardware e del software come Ibm e i grandi fornitori di servizi cloud Aws, Google e Microsoft, o ancora aziende specializzate in software industriali come Ptc e produttori di sensori come Bosch, senza dimenticare un’azienda trasversale (che tratta apparati di rete, dispositivi e sistemi operativi) come Huawei.

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Gli ostacoli alla crescita

MarketsandMarkets fa il punto anche sui fattori che ostacolano la diffusione dell’IoT, e in particolare sfide riguardanti la sicurezza di applicazioni e dati. Bisogna considerare che le comunicazioni IoT viaggiano su reti sia private sia pubbliche e si basano, talvolta, su protocolli non sicuri. Inoltre un ecosistema IoT può includere hardware non recente, mal configurato o sul quale non è possibile installare aggiornamenti di sicurezza. Gli analisti suggeriscono che sarà necessario, in questo mercato, sviluppare soluzioni di rete (come i gateway) e chipset con crittografia a livello hardware.

Un altro potenziale ostacolo alla futura crescita dell’IoT è il consumo energetico di sensori e terminali connessi: se, presi singolarmente, questi dispositivi sono poco energivori, la loro somma all’interno di un sistema di Internet of Things lo è. Si pensi, per esempio, che un’abitazione “smart” può prevedere decine o anche un centinaio di apparati di domotica tra router, lampadine connesse, termostati e altri oggetti connessi alla rete Wi-Fi. Il tema dell’efficientamento energetico è tipicamente molto sentito nell’industria dei semiconduttori, mentre saranno necessarie ulteriori innovazioni nell’ambito della gestione dei consumi di batterie e dispositivi indossabili.

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