07/02/2019 di Redazione

Confindustria sceglie Google come alleato delle imprese italiane

Dall’evento Connext, l’associazione annuncia una collaborazione con Big G mirata a quattro obiettivi: migliorare l’internazionalizzazione, la presenza online, le competenze digitali e l’uso dell’intelligenza artificiale nelle Pmi.

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L’alleanza tra Confindustria e Google potrà giovane alle piccole e medie imprese italiane, almeno secondo i piani dell’associazione degli industriali. Davanti a migliaia di imprenditori e manager presenti al MiCo di Milano per l’evento Connext (seimila registrati, 450 espositori) è stato annunciato un accordo mirato ad aiutare le Pmi nel loro percorso di trasformazione digitale. Un percorso ancora lungo, considerando gli ultimi dati Istat: solo il 15% delle imprese italiane ha già avviato un processo di digitalizzazione “significativo”, mentre il 63% si limita a un utilizzo marginale della tecnologia e a investimenti limitati. Il quadro è completato dalla classifica “Digital Economy and Society Index” della Commissione Europea, nella quale lo Stivale è posizionato solo al 25esimo posto, su 28 totali, per utilizzo delle tecnologie digitali all’interno delle aziende.

“L’accordo con Google permette di usare la rete in una logica strategica per le imprese italiane, aprendo una finestra sul mondo, riducendo le barriere all’entrata ed eliminando il divide digitale”, ha commentato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. Ma parlare genericamente di “digitalizzazione” o di “trasformazione digitale” potrebbe sembrare astratto: che cosa possono fare, nel concreto, le aziende medie e piccole per migliorare i fatturati e diventare più competitive? Potranno fare quattro cose, sostanzialmente, in base all’accordo annunciato a Milano.

Operando nell’ambito del Piano Nazionale Impresa 4.0 (già Industria 4.0), del Ministero dello Sviluppo Economico, Confindustria innanzitutto cercherà di favorire l’internazionalizzazione delle Pmi, anche suggerendo l’uso di strumenti gratuiti di Google funzionali a tale scopo. Per esempio Market Finder, utile per sondare la potenziale domanda in mercati esteri sulla base di vari parametri (dimensione, potere di acquisto, costo degli annunci pubblicitari online, semplicità di avvio del business, eccetera), per pianificare le operazioni, valutare costi e possibili ricavi, e altro ancora.

Oltre all’internazionalizzazione, altro obiettivo di Confindustria e Google è il miglioramento delle competenze digitali interne alle aziende. Per questo scopo sarà lanciata prossimamente una piattaforma di e-learning, realizzata da Big G in collaborazione con le organizzazioni interne a Confindustria che si occupano di formazione. Sono in programma, inoltre, incontri, formazione e tirocini all’interno delle iniziative Orientagiovani e Pmi Day di Confindustria e del progetto Crescere in digitale di Google.

Il terzo obiettivo è il rafforzamento della presenza online delle imprese italiane, per il quale “Confindustria promuoverà, attraverso le proprie Associazioni, l’utilizzo degli strumenti gratuiti che Google offre alle imprese per gestire la propria presenza online e facilitare così la propria visibilità sul motore di ricerca e sulle mappe”, spiega una nota. Infine, la confederazione degli industriali italiani e Big G promuoveranno a quattro mani dei “progetti di sviluppo” per l’adozione dell’intelligenza artificiale e del machine learning all’interno delle Pmi.

 

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