Sul Web si trova ancora una pagina che descrive la partnership Hp-Oracle come una delle alleanze più fruttuose degli ultimi trent’anni, con circa 140mila clienti serviti. Ma da oggi i due colossi potrebbero essere un po’ più lontani. Oracle ha infatti deciso di trascinare in tribunale Hpe, uno dei due rami dalla fu Hp nato lo scorso novembre in seguito allo split aziendale. L’accusa, sostengono i legali della società fondata da Larry Ellison, è l’aver offerto supporto alle soluzioni software di Oracle alle imprese avvalendosi di un partner indipendente. Vale a dire Terix Computer Company, compagnia di Sunnyvale (California) che si occupa di servizi e di fornitura di soluzioni di terze parti alle aziende.
Tra i prodotti forniti dalla coppia Hpe-Terix senza l’avallo di Oracle risulterebbero anche patch, aggiornamenti e risoluzioni di bug. Non che questa sia la prima volta: in passato, il gigante guidato dalla coppia di Ceo Mark Hurd – Safra Catza ha già vinto cause contro altri provider, che fornivano servizi di assistenza a un prezzo minore rispetto al proprio. Oracle ha sempre intimato a queste aziende di non prevedere offerte di questo genere, pena l’essere trascinate in tribunale.
Inoltre, Oracle ha già vinto un’altra causa contro Terix: l’anno scorso il provider ha dovuto sborsare ben 58 milioni di dollari per aver distribuito senza il permesso codice e software proprietari. Stesso destino per Sap che, dopo anni di udienze in tribunale, nel 2014 capitolò pagando con 360 milioni di dollari la scelta di allearsi con il distributore Tomorrownow.
“Oracle è riuscita a ottenere il parere di un giudice contro Terix, e continuerà a perseguire aziende come Hp, che si appropriano in modo disonesto del nostro software per il loro tornaconto economico”, ha commentato il rappresentante legale di Oracle, Dorian Daley. Hpe, invece, come riportato da Bloomberg, al momento ha deciso di non commentare la notizia. Il verdetto finale, comunque, è atteso tra qualche anno e solo allora si saprà chi, tra i due colossi, avrà ragione.