22/03/2021 di Redazione

Crescono autonomia e intelligenza nei server Dell Emc PowerEdge

Il costruttore ha aggiornato l’offerta con ben 17 nuovi modelli, per conservare appeal verso una base di clienti sempre più tentata dalla leggerezza infrastrutturale promessa dal cloud.

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Non è un periodo semplicissimo per i costruttori di hardware infrastrutturale. Molte aziende stanno portando all’esterno carichi di lavoro (e relative macchine), scegliendo di appoggiarsi soprattutto a cloud provider per snellire la base installata ed eliminare oneri di presidio, manutenzione e aggiornamento altrimenti inevitabili. L’erosione che ne deriva può essere compensata dalla maggior capacità d’acquisto proprio di chi eroga servizi, ma il target aziendale resta fondamentale per mantenere sostenibile il ritmo di innovazione delle architetture e delle funzionalità integrate.

Nella nuova infornata di server PowerEdge appena lanciata da Dell Technologies si evidenziano caratteristiche volte proprio a semplificare la gestione pura dell’hardware e a trarre vantaggio da alcune tendenze marcate del periodo, come la ricerca di maggior sicurezza intrinseca e gli sviluppi, per esempio, in direzione dell’edge computing: “Oggi servono risorse di calcolo in quantità mai vista prima, ma allo stesso tempo la pressione sui costi Capex e la limitatezza delle risorse interne portano le aziende a sfruttare il cloud come modello operativo”, analizza Alberto Bastianon, presales director di Dell Technologies. “L’It ha assunto nell’ultimo anno un ruolo che gli effetti della pandemia hanno reso più centrale che in passato, ma l’obiettivo resta la generazione del valore. Per questo, aspetti operativi come la gestione delle configurazioni o l’ottimizzazione dei workload non devono più rappresentare un ostacolo”.

Alberto Bastianon, presales director di Dell Technologies Italia

Tre sono gli elementi che accomunano il consistente aggiornamento di gamma, ovvero la scalabilità delle configurazioni, l’infrastruttura di calcolo autonoma e resilienza proattiva. In pratica, questo si traduce nella presenza di architetture basate sia sugli ultimi processori Amd Epyc che sugli Intel Xeon Scalable di terza generazione, nella capacità di adattare le configurazioni rapidamente e automaticamente ai cambiamenti e in una sicurezza intrinseca determinata dalla presenza di strumenti intelligenti e pronti a intervenire per un eventuale ripristino, ma anche dalla tracciabilità di ogni componente utilizzata.

Inoltre, tutti i server vengono gestiti dalla console di system management Dell Emc OpenManage Enterprise (versione 3.6) e integrano l’interfaccia PCIe Gen 4.0 (riduzione della latenza dei dati) e fino a sei acceleratori per server, allo scopo di supportare carichi di lavoro data-intensive: “Non manca l’attenzione alla sostenibilità ambientale”, aggiunge Bastianon, “con uno chassis fatto per il 30% in materiale riciclato e un nuovo sistema di raffreddamento per sostenere calcoli anche molto intensivi”.

Tra i modelli presentati, si segnala il PowerEdge Xe8545, progettato per supportare differenti workload e soprattutto quelli associati al machine learning, all’high performance computing e alla virtualizzazione delle Gpu. I server Xr11 e Xr12, invece, sono “rugged” e si prestano soprattutto per impieghi edge-based.

 

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