30/07/2019 di Redazione

Il futuro di Reply è già iniziato

Progetti e partnership che si spingono verso le frontiere dell’intelligenza artificiale, della realtà aumentata e del quantum computing disegnano l’evoluzione di un’azienda che ha superato il miliardo di euro di giro d’affari nel 2018 e guarda oltre la pu

immagine.jpg

Volendo fotografare la realtà di Reply in questo momento storico, verrebbe da pensare che si tratti di una realtà con due anime, una ancora legata alla redditizia system integration (seppure orientata verso ambiti innovativi) e l’altra proiettata verso quelle nuove piattaforme d’impresa (cloud, intelligenza artificiale, low code/no code, Sdn, automazione industriale) che Idc stima a un valore di 50 miliardi di dollari nel 2022.

La bilancia pende ancora sulla prima delle due componenti, ma l’azienda sta rapidamente mutando pelle: “La transizione al cloud domina già oggi tutti i nostri progetti", precisa Tatiana Rizzante, Ceo di Reply. "Per competere con i big del settore, ma anche per seguire gli orientamenti di investimento del nostro mercato, occorre stare sull’edge e proporre elementi che siano percepiti come differenzianti”.

Tatiana Rizzante, Ceo di Reply

Il modello operativo della società si basa oggi su tre settori verticali, ovvero la cybersecurity (sempre più intrise di automazione intelligente e machine learning), le piattaforme cloud e l’intelligenza artificiale. Su queste fondamenta si distribuiscono competenze più verticali orientate in direzione della customer experience, delle piattaforme industriali e dell’Internet of Things. Nel 2018 è stato valicato il traguardo del miliardo di euro di giro d’affari, ma i 283,5 milioni realizzati nel primo trimestre 2019 fanno pensare che a nuovi orizzonti già a portata di mano. D’altra parte, parliamo di una realtà che conta oggi su 7.850 persone in organico (quasi 250 in più solo rispetto a fine 2018), che cresce del 30% in Germania (dove sono impiegate 1.700 persone), si è allargata al territorio americano con l’acquisizione di Valorem e ha già incamerato cinque nuove aziende quest’anno, fra le quali Envision in Italia e Infinity in Germania.

Dati e intelligenza sono gli assi portanti di un futuro, di fatto, già iniziato, a fronte di un’evoluzione dettata dal mercato: “Le aziende di punta stanno andando già oltre il digitale, fenomeno del presente – rileva la Ceo - . Guardare avanti significa mantenere la proprietà e il controllo su asset profondamente differenzianti, con investimenti certo non trascurabili. Non è un caso che ci siano diverse organizzazioni che hanno creato internamente software factory, facendo dello sviluppo già una componente del prodotto finale. La carenza di competenze sui questo fronte, fra l’altro, sta dando spazio al low code/no code, dove molto forte è la componente di automazione”.

Sviluppi presenti e futuri

Al recente xChange, sorta di kermesse annuale dove Reply e i suoi partner condividono progetti e visioni sui trend in corso, si sono visti alcuni degli sviluppi in corso sui fronti più innovativi. In campo sanitario, per esempio, X-Rais consente di sfruttare strumenti di analisi e riconoscimento di immagini per aiutare gli specialisti nella diagnosi tratte dalle mammografie. Con Lombardia Informatica, invece, è in corso un progetto che andrà a prevedere, con due anni di anticipo, il numero di cronici respiratori domiciliati a Milano.

Ma i campi di ricerca e sperimentazione sono molteplici. Reply Geo Services è un servizio già disponibile, che combina la cartografia digitale di Google con oltre 6mila dataset aperti per fornire informazioni clusterizzate utili per il business soprattutto delle aziende B2C, ma si sono potute apprezzare soluzioni o demo che spaziano dall’Enterprise Digital Asset Manager alla videoconferenza olografica, dalle reti autonomiche costruite su tecnologia 5G all’IoT applicata al retail, al mondo industriale o a quello dei test.

Se però oggi siamo ancora abituati ad applicare nuove tecnologie agli oggetti, dobbiamo sempre più renderci conto che anche noi, come individui, siamo algoritmi, possiamo aumentare i nostri sensi, produciamo dati in vari modi e ci attendono esperienze sempre più continue di interazione con la tecnologia. In parte questo già avviene con le reti neurali e il mondo social. Reply segue da tempo questi sviluppi e non è un caso che sia arrivato il contratto con Lufthansa per la gestione integrale della social media strategy della compagnia aerea.

 

Filippo Rizzante, Cto di Reply

 

Ma ci sono settori di frontiera dove Reply fin d’ora vuole essere presente: “Il silicio ha limiti insuperabili per poter elaborare grandissime quantità di dati in tempi ragionevoli ed è per questo che sono in corso ricerche concrete in direzione del quantum computing – racconta Filippo Rizzante, Cto di Reply -. Le opportunità sono notevoli, basti pensare alla medicina personalizzata e basata sul proprio Dna, ma per il momento ci sono ancora problematiche tecniche da risolvere e rischi collegati per esempio alla crittografia, che andrà ripensata integralmente. Il nostro viaggio in questo mondo è già iniziato, essendo partner di Dwave, avendo aperto una practice da 18 mesi con oltre 30 persone skillate, tre progetti già realizzati o in corso e un’aspettativa di generare già quest’anno mezzo milione di euro di fatturato”.

 

ARTICOLI CORRELATI