25/08/2017 di Redazione

In declino per altri quattro anni: Idc spezza i sogni dei computer

Nuove previsioni della società di ricerca descrivono per il mercato dei Pc e dei tablet un'ulteriore contrazione: dai 453,1 milioni venduti lo scorso anno si passerà ai 398,3 del 2021. i Modelli convertibili e con tastiera staccabile, tuttavia, avranno mi

immagine.jpg

Altro che ripresa. Il mercato dei Pc, più volte immaginato come prossimo alla risalita, continua e continuerà a navigare in acque stagnanti. Gli ultimi numeri di Idc sulle vendite di dispositivi personali (“Worldwide Quarterly Personal Computing Device Tracker”) descrivono non solo un prolungato rallentamento, ma addirittura una contrazione attesa nel futuro prossimo: da qui al 2021 infatti, i volumi caleranno dell'1,7% annuo (Cagr). Si passerà, cioè, dai 435,1 milioni di unità distribuiti nel 2016 su scala globale ai 398,3 milioni stimati per il 2021.

 

È bene rimarcare che si tratta di previsioni, in cui necessariamente non sono comprese eventuali future innovazioni tecnologiche capaci di stravolgere il mercato, come avvenuto in passato con i tablet. A proposito delle tavolette, nemmeno per questa sottocategoria (che Idc include nel conteggio dei “personal computing device”) si prospetta un futuro roseo, dato che “l'attrattiva dei dispositivi slate sta diminuendo, mentre il ciclo di vita di questi prodotti ricalca quello dei Pc di quattro o cinque anni fa”, come spiegato dall'analista Ryan Reith. I tablet "puri", non associati a tastiera, caleranno ancora del 6,8% annuo, in media.

 

Anche i sistemi desktop e le workstation vedranno diminuire la domanda, mentre per i portatili tradizionali ci si attende una “piccola ma solida crescita anno su anno”, che comincerà però non prima del 2019. Decisamente meglio performeranno i notebook convertibili (con tastiera staccabile), per cui Idc pronostica una buona crescita Cagr del 14,3% nel corso del periodo, e quasi altrettanto si potrà dire dei modelli ultrasottili, le cui vendite saliranno in media dell'11,8% annuo.

 

 

 

Il mercato dei Pc tradizionali”, ha commentato l'analista Loren Loverde, “prosegue con la solida transizione verso design più sottili e convertibili. Allo stesso tempo, gli utenti aziendali e ancora di più quelli consumer continueranno ad allungare la vita dei vecchi Pc, limitando le proprie spese e suddividendo gli utilizzi su una gamma di diversi dispositivi”. Laddove un vecchio Pc fosse troppo ingombrante o statico, per esempio, si userà un tablet, o viceversa ci si limiterà a utilizzare un portatile leggero ma poco potente in caso di trasferte o per applicazioni “leggere”. Più dispositivi, anche datati, in molti casi svolgeranno il lavoro di un unico nuovo modello tutto-fare, il cui acquisto può essere rimandato al futuro.

 

Idc non rinuncia a un po' di ottimismo: nei prossimi anni, nuova domanda potrà essere alimentata da una migliore congiuntura economica, dall'affermarsi di applicazioni di realtà virtuale o di videogioco e, ancora, dalla voglia di utilizzare la più recente versione di Windows. “Anche nel migliore dei casi”, ammette tuttavia Loverde, “nel complesso si tratterà probabilmente di una crescita limitata”.

 

 

 

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI