21/06/2011 di Redazione

L'Italia affonda lentamente, manca la banda larga

Il confronto con il resto del mondo è impietoso. L'Italia non riesce a migliorarsi rispetto agli anni passati. L'infrastruttura non si evolve, e sono ancora pochi i cittadini del tutto connessi. Sembra che non ci sia sufficiente richiesta dal basso per st

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Nokia Siemens Networks (NSN) ha pubblicato la nuova versione del report Connectivity Scorecard. La speciale classifica analizza il livello di "modernità" di alcuni paesi, tenendo in considerazione elementi sviluppo dell'infrastruttura, diffusione e accessibilità dei servizi, competenze degli utenti.

Connectivity Scorecard 2011

"Performance deludente per l'Italia, che ripete la 22° posizione su 25 Paesi guidati dall'innovazione ottenuta lo scorso anno", cita la nota stampa. In Italia si è fatto poco o nulla per stare al passo con i tempi, mentre dieci anni fa o poco più era ai vertici della classifica.  Inevitabile, forse, se le risorse a disposizione affondano in sabbie mobili di polemiche tra aziende, ex-monopolisiti, governanti e altre istituzioni. Si parla molto, alla ricerca di soluzioni, ma queste sembrano ogni giorno più sfuggenti nel nostro paese.

Peccato, perché come fa notare NSN "le economie che continuano ad investire nelle infrastrutture, nei servizi e nelle applicazioni ICT possono reagire meglio agli effetti della recessione globale".  Cioè come già hanno detto rappresentanti delle istituzioni e di Confindustria, una rete moderna è una risorsa preziosa che crea ricchezza.

E a dire il vero non sarebbe nemmeno sufficiente stendere qualche chilometro di fibra ottica, perché per crescere in questa classifica ci vuole la "connettività utile".  Vale a dire quella che arriva all'utente finale, che si può usare per davvero.

Connectivity Scorecard 2011

I 4,79 punti dell'Italia ci raccontano un paese tra i più arretrati nell'adozione e utilizzo di tecnologie ICT, sebbene "sia una delle nazioni più evolute dell'Europa occidentale". Si spera che l'adozione di un'Agenda Digitale nazionale favorirà la ripresa in generale", spiega Maria Elena Cappello, Amministratore Delegato di Nokia Siemens Networks Italia. 

Un'Agenda Digitale Italiana però ancora non c'è, anche se qualcosa comincia a muoversi (a Milano è stato creato uno specifico assessorato). Se e quando il documento prenderà forma in Italia si potrà partire dall'enorme utenza di telefonia mobile, e da buone pratiche di e-Governance.

E così si potrà lavorare per aumentare il numero di cittadini che usano Internet, ancora pochi. Ancora meno quelli che si affidano alla rete per operazioni bancarie e acquisti. Una situazione che forse è causata proprio dalla scarsa diffusione della banda larga; ma allo stesso tempo una scusa valida per chi vuole procrastinare lo sviluppo tecnologico. Fin troppo facile dire che dopotutto non servono servizi migliori, vista la quantità di persone che usa quelli esistenti.

Anche per questo Cappello afferma che "l'obiettivo principale è quindi sviluppare l'utenza Internet e promuovere l'utilizzo dei servizi online". Insomma, dovremmo usare di più Internet per rendere palese la necessità di infrastrutture e servizi migliori. Difficile scacciare l'immagine di una cane che insegue la propria coda.

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